Migranti, oltre mille persone sono morte in mare nel 2018

Sono stati diffusi oggi i dati sui morti in mare l'anno scorso. Secondo Medici senza frontiere e Sos Mediterranee sono almeno 1.151 le persone che hanno perso la vita. Le due organizzazioni, oltre ad aver ricordato le terribili sofferenze di almeno 10mila persone imprigionate in Libia, hanno esortato “un coordinamento delle autorità competenti nel Mar Mediterraneo, per evitare morti inutili”. 

Le visione delle ONG

Per Annemarie Loof, responsabile per le operazioni di Msf, “la risposta dei governi europei alla crisi umanitaria nel Mar Mediterraneo e in Libia è stata una corsa al ribasso”. E ancora. “Lo stallo è diventato la nuova regola nel Mar Mediterraneo centrale, con oltre 18 incidenti documentati. L'assenza di navi umanitarie nel Mediterraneo centrale in questo periodo mostra l'infondatezza dell'esistenza di un fattore di attrazione – dichiara Frédéric Penard, direttore delle operazioni di Sos Mediterranee – la realtà è che anche con un numero sempre minore di navi umanitarie in mare, le persone con poche alternative continueranno a provare questa attraversata mortale a prescindere dai rischi. L'unica differenza, ora, è che queste persone corrono un rischio quattro volte maggiore di morire rispetto all'anno scorso, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni“. Le organizzazioni hanno anche sottolineato come “le navi commerciali, e addirittura quelle militari, sono sempre più riluttanti nel soccorrere le persone in pericolo a causa dell'alto rischio di essere bloccate in mare e di vedersi negato lo sbarco in un porto sicuro. Per le navi mercantili che effettuano un salvataggio, in particolare, diventa estremamente complicato rimanere bloccati o essere costretti a dover riportare le persone in Libia, in contrasto con il diritto internazionale”. 

L'annuncio della chiusura del Cara di Mineo

“Entro metà luglio il più grande centro di accoglienza di Europa chiuderà”. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nel centro attualmente ci sono 152 persone. “Dalle parole ai fatti – ha dichiarato il titolare del Viminale – Grazie ai porti chiusi abbiamo svuotato i grandi centri come Cona e Bagnoli in Veneto e Castelnuovo di Porto a Roma. Ora è il turno di Mineo: è una buona notizia per chi, per anni, ha vissuto in zona subendo criminalità e disagi. Un pensiero particolare ai familiari e agli amici di Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez, brutalmente uccisi nel 2015 da un delinquente immigrato che viveva nel Cara. Ai loro cari il nostro pensiero e il nostro abbraccio: non ci siamo dimenticati”.