Maltempo a maggio: ecco le conseguenze

Grandine, pioggia intensa, vento forte, si esce da casa vestiti con abiti autunnali. Quella che è già stata definita dagli esperti di meteo una “maledetta primavera” continua ad imperversare in quasi tutta Italia. E ora Coldiretti fa i conti dei danni di questi eventi strani: milioni di euro persi per i violenti temporali con pioggia abbondante, accompagnata da grandine, che a macchia di leopardo hanno colpito le campagne, dopo un inverno caldo e siccitoso, in cui sono cadute in Italia un terzo di precipitazioni in meno, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.

“Sono le conseguenze dei cambiamenti climatici”

Pioggia abbondante, tempeste di ghiaccio e vento forte stanno sferzando la Penisola in una stagione particolarmente delicata per l'agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che, sottolinea Coldiretti, iniziano a fare i primi frutti. La grandine è l'evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti e spogliano le piante, compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e, precisa Coldiretti, sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse. “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”. 

Le previsioni

Come ha spiegato in un'intervista ad In Terris Daniele Parolin, redattore de iLMeteo.it, un maggio con clima così autunnale “non succedeva da 60 anni, se non sbaglio dal 1957. Eventi del genere a maggio sono molto rari, perché sono tipici dell'inverno”. Parolin inoltre ha aggiunto: “I dati attuali ci dicono che, almeno sino al 20 maggio, la situazione resterà instabile per l'arrivo di vortici provenienti dal Nord Europa. Queste le previsioni, poi c'è la statistica. E allora possiamo ipotizzare un primo accenno di estate verso la fine del mese e una nuova fase incerta a inizio giugno, con la bella stagione che dovrebbe prendere il via dalla metà del prossimo mese, quando gli anticicloni africani porteranno le temperature sopra i 30 gradi un po' ovunque”.