La pesca alla tratta rivive per beneficenza

Quella alla tratta è un antico metodo di pesca che implicava l'utilizzo di reti poste sul fondale per far sì che il pesce venisse catturato e poi rimosse trascinandole fino al bagniascuga. Questa modalità rappresentava spesso l'unica fonte di sostentamento per intere famiglie di pescatori che non potevano permettersi di acquistare una barca. La pesca alla tratta è stata vietata all'inizio degli anni Settanta per non compromettere l'equilibrio della fauna ittica. Ieri, però. l'antica tradizione ha rivisto la luce grazie ad un'iniziativa autorizzata dalla Capitaneria di Porto e organizzata per aiutare il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini.

La rievocazione

Una rievocazione che ha avuto luogo al bagno 26 della cittadina romagnola che si è conclusa poi con la liberazione degli animali imprigionati, a maggioranza cefali. Circa trecento i partecipanti all'evento voluto dall’”Associazione Rimini per tutti onlus” che lavora da anni nella ricostruzione storica della pesca tradizionale raccogliendo documenti e racconti di chi l'ha vissuta in prima persona.

Il metodo

Nel Dopoguerra questo metodo si era diffuso notevolmente per sopperire alla mancanza di imbarcazioni, distrutte durante il conflitto, e per paura delle mine. L'operazione è stata guidata da Gabriele Pagliarani, proprietario dello stabilimento balneare, ed ha incuriosito residenti, bagnanti e turisti che si sono lasciati coinvolgere. La rievocazione viene ormai realizzata da un decennio e contribuisce a riportare alla luce una pratica largamente utilizzata dalla popolazione riminese alle prese con la povertà post-bellica. Non era necessario essere pescatori professionisti per calare le reti nei fondali sabbiosi, a partecipare erano anche i contadini della zona e spesso il pesce catturato veniva barattato in cambio di prodotti agricoli. L'iniziativa consentirà di aiutare le famiglie del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini  per la costruzione di una casa accoglienza. Infatti, all'evento in mare è seguito un pranzo a base, naturalmente, di pesce il cui ricavato sarà destinato allo scopo di finanziare questo progetto.