La Maturità cambia, ecco il nuovo esame

Cambia abito l'Esame di maturità, la prova regina per gli studenti itailani, rinnovandosi in buona parte di quelli che, finora, erano stati gli aspetti principali. Innanzitutto, prove scritte ridotte da tre a due (oltre all'esame orale), incremento del punteggio assegnato al credito scolastico e peso maggiore al percorso di studi, il quale influenzerà il voto finale (comunque espresso in centesimi). Il Ministero dell'istruzione, per voce del ministro Marco Bussetti che, con una circolare, ha presentato le novità dell'esame di Stato previste dal contratto di governo (le quali vanno ad aggiungersi a quelle già introdotte durante la scorsa legislatura): “Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame di Maturità – ha detto Bussetti in un video su Facebook -. Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie”.

La prima prova

La prima e più importante novità riguarderà le prove scritte: eliminato il terzo test, la prova di italiano servirà a verificare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. La scelta sarà fra 7 tracce riferite a tre diverse tipologie di prove negli ambiti  artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico, così ripartite: tipologia A (due tracce, prima grande innovazione, dal momento che amplia di conseguenza la scelta di autori da uno a due) – analisi del testo, tipologia B (tre tracce, singolo testo o un estratto, da analizzare e commentare) – analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C (due tracce) – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Importante anche la novità riguardante i requisiti di accesso: non lo saranno, infatti, né la partecipazione, durante l'ultimo anno di corso, alla prova Nazionale Invalsi, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro. 

La seconda prova

Per quanto riguarda la seconda prova scritta (prevista per il 20 giugno e le cui materie saranno comunicate a gennaio) le novità riguarderanno la valutazione su una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio: a disposizione degli istituti verranno messe griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Il voto finale sarà fornito dai 40 punti massimi dei crediti scolastici e dai 60 massimi a disposizione della commissione (non più di 20 per ciascuna delle prove scritte, più altri 20 per l'orale). Per gli studenti che abbiano maturato un minimo di 30 punti di credito scolastico e almeno 50 punti nelle tre prove, la commissione potrà riservarsi la possibilità di attribuire altri 5 punti aggiuntivi: “Quando un esame cambia, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla – ha concluso Bussetti – per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.