La dura battaglia degli Usa contro l'aborto

Un documento firmato da 205 membri repubblicani e 2 democratici del Congresso degli Stati Uniti invita la Corte Suprema a riconsiderare la storica sentenza della Roe vs Wade, che nel 1973 legalizzava di fatto l'aborto negli Usa. Come sottolinea il Guardian, la “revisione” della sentenza sarà sicuramente oggetto di diatriba in vista delle elezioni presidenziali, con una frangia politica che ritiene l'interruzione della gravidanza un diritto costituzionale e un'altra parte polLitica fortemente contraria.

Un tema politico

Secondo un sondaggio stilato dal Pew Research Center, nel 2019 il 61% degli statunitensi riteneva che l'aborto dovesse diventare una pratica legale, contro il 38% che, invece, si dichiarava assolutamente contrario. È cambiato qualcosa, nel frattempo? L'anno appena conclusosi ha visto un largo attivismo legislativo a livello statale, con amministrazioni pubbliche riluttanti a finanziare la pratica dell'aborto con i soldi dei contribuenti. Soltanto nel 2019, il numero delle cliniche dov'era concesso abortire è diminuito di 25 unità: una “conquista” per il Movimento Pro-Life che nei prossimi giorni si riunirà e traccerà un bilancio in vista della storica marcia di gennaio. Il tema rischia di dividere il Paese e diventare un tema spinoso dell'agone politico, con lo schieramento democratico che ha fatto sua la battaglia delle donne a “decidere” in “piena autonomia” se mettere al mondo o meno un figlio, e quello repubblicano che vede nella pratica una negazione stessa della vita e un meccanism coercitivo di interruzione di un processo di vita. Nell'autunno 2018, il presidente Donald Trump ha sosituito alla Corte Suprema il giudice Anthony Kennedy con Brett Kavanaugh, un anno dopo aver nominato e insediato il giudice Neil Gorsuch. Le due nomine hanno, così, cambiato gli equilibri della Corte Suprema con cinque magistrati su nove che sembrerebbero voler limitare la pratica dell'aborto.

A ciascuno il suo

Negli Usa, ogni Stato ha libertà di varare norme ad hoc: è la mappa dell'aborto Oltreoceano, dove alcune recenti leggi repubblicane equivalgono a severe restizioni sull'aborto. L'Alabama, per esempio, ha approvato un divieto assoluto nel 2019, relativo anche a gravidanze “non desiderate”, cioè frutto di stupro o incesto, se la vita della donna non è in pericolo. Ridefinita l'Alta Corte, quindi, l'aborto sarà un tema caldo nella politica a stelle e strisce.