Italia: cala il gas serra, aumenta la differenziata

“Nel periodo 1995-2015 le emissioni di gas serra in Italia sono diminuite di quasi 20 punti percentuali; la riduzione si è verificata a partire dal 2004, in coincidenza anche con i minori consumi conseguenti alla crisi economica”. Lo ha annunciato venerdì scorso l’Istat diffondendo il “Rapporto SDGs 2018. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia”, ripresi dall'AgenSir. Con un valore di 7,3 tonnellate pro capite, l’Italia si posiziona al di sotto della media europea per le emissioni di gas serra, pari a 8,8. Nel 2015, il 76,1% delle emissioni è generato dalle attività produttive e la restante parte (23,9%) dalla componente famiglie. Tra le attività produttive, nel 2015 i settori del manifatturiero (30,1%), della produzione di energia (28,3%) e dei trasporti (14%) sono responsabili di quasi il 75% delle emissioni.

Nonostante l’inversione di tendenza registrata nel 2015, l’intensità di emissione di CO2 sul valore aggiunto diminuisce negli ultimi dieci anni. L’Italia è tra i Paesi europei a minore intensità di emissioni di anidride carbonica. Il livello di inquinamento atmosferico da particolato è diminuito nel tempo, pur rimanendo ancora troppo alto. Nell’ultimo anno, anche a causa delle condizioni atmosferiche, si è registrato un nuovo innalzamento dei valori.

Rimane alta, al 33,3%, la quota di persone che dichiarano di avere molta o abbastanza difficoltà nell’utilizzo dei mezzi pubblici. L’abusivismo edilizio è in crescita negli ultimi dieci anni ma segnala una lieve battuta di arresto negli ultimi due anni (19,4% nel 2017). La spesa pubblica pro capite per la protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici è diminuita in dieci anni di circa 10 euro pro capite, attestandosi a 50,6 euro pro capite nel 2015. La quota di rifiuti urbani conferiti in discarica è in costante diminuzione, nel 2016 è pari al 24,7%. Tra il 2010 e il 2016 la percentuale di riciclaggio dei rifiuti è aumentata di 10 punti percentuali (da 36,7 a 47,7%). L’Italia si colloca però ancora al di sotto del target europeo al 2020.