Il Governo apre all'eutanasia per i bambini

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Il Ministero della Salute della Colombia ha preparato una bozza di risoluzione per legalizzare l'eutanasia nei confronti di bambini e adolescenti malati terminali. La decisione arriva a seguito di una sentenza della Corte costituzionale, che ha stabilito il “diritto a una morte dignitosa” di un 13enne affetto da paralisi celebrale. Nella stessa sentenza i giudici avevano sollecitato il Parlamento a legiferare in tal senso.

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La bozza è il frutto di un lavoro “consultivo” che il Ministero ha portato avanti con pediatri, sociologi, esperti in diritti dei bambini. Come spiega Ricardo Luque, consulente del Ministero della Salute in bioetica, la bozza è stata resa pubblica per consentire alle organizzazioni esperte in materia e alla società civile tutta di presentare le proprie eventuali osservazioni. Luque ha sottolineato, inoltre, che nei confronti di ogni paziente è obbligatorio optare anzitutto per le cure palliative. Dopo di che, se si presentano le seguenti condizioni, si può procedere con l'eutanasia. “La volontarietà del paziente, la fase terminale della malattia e serie sofferenze nei confronti della persona”. La volontà del bambino non può essere sostituita da quella dei genitori o di chi ne ha la patria potestà. Nel caso di bambini tra i 7 e i 12 anni, l'eutanasia può avvenire soltanto se c'è l'autorizzazione di entrambi i genitori. Il funzionario ministeriale aggiunge che l'eutanasia non sarà applicabile nei confronti dei bambini tra gli 0 e i 6 anni e di quelli di età superiore ma che presentano disturbi psichici, stati alterati di coscienza o disabilità cognitive che – ha precisato Luque – “alterano la capacità di comprendere, ragionare ed emettere un giudizio riflessivo”.

La reazione della Chiesa

Costernazione e ferma condanna della bozza di risoluzione sono state espresse dalla Conferenza episcopale colombiana (Cec) con un messaggio intitolato “Se vogliamo la pace, difendiamo la vita” e riportato dall'AgenSir. Il messaggio è firmato dal presidente dei vescovi colombiani, mons. Oscar Urbina Ortega, arcivescovo di Villavicencio, dal vicepresidente, mons. Ricardo Tobón Restrepo, arcivescovo di Medellín, e dal segretario generale, mons. Elkin Álvarez Botero, vescovo ausiliare di Medellín.

I presuli sostengono che questa decisione “mina le basi della società e il cammino verso la vera pace” e invitano il Governo a rivedere la propria decisione, perché il malato “può ricevere sollievo e consolazione attraverso un’opportuna assistenza umana e spirituale”. Sottolineando inoltre che i medici hanno diritto all'obiezione di coscienza, i vescovi invitano tutti i cittadini a manifestare il proprio dissenso.

La situazione altrove

Ad oggi Belgio e Olanda sono gli unici due Paesi in cui è legale l'eutanasia nei confronti dei bambini. Il Canada sta studiando una norma in questo senso, ma ad oggi non è stata presa ancora nessuna decisione.