I cocomeri dei detenuti di Ancona

Hanno potuto riabbracciare i loro familiari grazie ai cocomeri. Un Ferragosto speciale per i quaranta detenuti del  Barcaglione di Ancona che hanno deciso di aderire al progetto “Orto sociale in carcere”. Si tratta di un'iniziativa promossa dalla Coldiretti che collabora direttamente mettendo a disposizione l'esperienza di agricoltori in pensione.

Giornata speciale

Ai detenuti viene insegnato come coltivare un orto che produce zucchine, pomodori ma anche meloni e cocomeri. E proprio le angurie sono state al centro dell'appuntamento organizzato per festeggiare la giornata di Ferragosto. I quaranta detenuti hanno avuto la compagnia dei loro familiari presenti nell'orto sociale del penitenziario e che sono riusciti ad assaggiare gli ortaggi coltivati dai loro cari. Per la festa dell'Assunta, la Coldiretti Ancona con la collaborazione della direzione della struttura ha organizzato così una 'cocomerata' seguita poi da canti e balli. Una giornata diversa e spensierata per i detenuti che hanno potuto stare accanto ai propri cari e mostrare loro il risultato del loro lavoro. 

L'iniziativa

Il progetto,di cui avevamo parlato in passato, è nato per rimarcare l'importanza sociale dell'attività agricola e per sottolineare il valore della pazienza, necessaria sia nel lavoro dei campi che durante la detenzione. Antonio Carletti, presidente dei pensionati della Coldiretti anconetana e che segue quotidianamente l'impegno di chi ha aderito all'iniziativa, ha spiegato: “Per me è stato un progetto di vita: cercare di tramandare il messaggio dell’agricoltura. Molti mi chiedono di insegnar bene loro tutto, perché vorrebbero coltivare ortaggi per essere di supporto alla loro famiglia”. Il progetto nasce dall'intuizione del dott. Maurizio Pennelli, direttore della struttura penitenziaria, che non nasconde la sua soddisfazione per quanto realizzato: “Siamo molto soddisfatti di questo progetto che sta dando ottimi risultati e che sta insegnando qualcosa di molto utile ai detenuti”.

La produzione

Nell'orto del Barcaglione vengono prodotti a tutt'oggi trenta quintali di ortaggi all'anno, destinati poi anche ai pasti di tutti i detenuti. Oltre ai meloni, alle zucchine, ai pomodori e alle angurie, presto partirà anche la produzione di birra artigianale.