Fontana: “Così rilanciamo la natalità”

Un pacchetto di proposte al Ministero dell'Economia per il rilancio della natalità e il sostegno alla genitorialità, che vertono sia sul versante fiscale, sia su quello dei servizi e delle prestazioni sociali. E' quanto il ministro della Famiglia e delle disabilità Lorenzo Fontana ha detto di aver presentato “in vista della definizione della Legge di Bilancio”.

Fontana: “Dobbiamo invertire una dinamica demografica avversa”

Rispondendo a una interrogazione durante il question time, Fontana ha ricordato che “negli ultimi anni le famiglie italiane sono state, purtroppo, severamente colpite dalla crisi economica e ciò ha contribuito ad acuire il crollo demografico che, abbinato all'invecchiamento della popolazione, costituisce, forse, il principale problema strutturale del Paese anche nella prospettiva degli equilibri di bilancio di medio e lungo termine“. I dati dell'ultimo Ageing Report della Commissione Europea – ha proseguito Fontana – “prevedono per l'Italia un tasso di fecondità pari a 1,42 nel 2030, ben al di sotto della soglia di mantenimento. Sono, quindi, ben consapevole della necessità, indifferibile, di dover invertire la dinamica demografica avversa, considerando a tal fine le risorse spese in favore della famiglia e del sostegno alla natalità come veri e propri investimenti nel capitale sociale“. 

Le iniziative già sul tavolo

Fontana ha dunque elencato le iniziative che il governo giallo-verde sta già portando avanti in favore della famiglia, cioè definire un sistema fiscale a misura di famiglia, cercare di dare maggiore reddito nelle disponibilità dei genitori, soprattutto quelli con tanti figli, il rafforzamento del condego parentale, gli investimenti nel welfare aziendale familiare, le agevolazioni per i servizi a sostegno della famiglia. Il ministro ha citato anche le politiche antidroga, “che sicuramente attengono anche alla tutela della famiglia e della genitorialità”. Tra le altre proposte indicate da Fontana c'e' quella di “introdurre specifiche forme di tutela in favore dei soggetti che, in conseguenza di crisi familiari, versano sempre più spesso in condizioni di vulnerabilità socio-economica, nonchè di potenziare il Fondo per le politiche della Famiglia, rivisitando anche le finalità cui lo stesso è destinato”.

Plauso dell'associazionismo familiare

Soddisfatto del pacchetto Massimo Gandolfini, leader del Family Day, che in una nota spiega: “Il nostro movimento è impegnato nella promozione dell’antropologia umana e nella difesa della vita e della famiglia naturale. Siamo quindi consapevoli che l’indispensabile azione culturale deve essere accompagnata da tutti gli sforzi possibili in materia di fiscalità e welfare. Le coppie che intendono formare una famiglia e fare figli vanno sostenute in ogni modo e l’allocazione delle risorse e uno degli strumenti più importanti di pianificazione sociale. Per questo motivo chiediamo che ora si passi subito dalle parole ai fatti, la richiesta non sale solo dal Family Day ma anche dalle migliaia di culle vuote che pesano sul futuro dell’Italia”. Plauso anche da altri esponenti del Family Day. Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia, auspica “l'inserimento della misura del reddito di maternità per le casalinghe” qualora non sia stato ancora inserito. Per Coghe “la crescita di una Nazione è legata a doppio filo all'aumento del tasso di natalità”. Il presidente di ProVita, Toni Brandi, si dice soddisfatto “dell'inversione di tendenza che verrà impressa con questo pacchetto, ricollocando al centro dell'azione di governo le politiche familiari e non i desideri di lobby lontane dalle vere esigenze del Paese“.