Coldiretti. “Calata del 20% la produzione di latte”

Il terremoto che ha colpito due anni fa il Centro Italia non ha lasciato soltanto le macerie spirituali e materiali ma ha provocato anche gravi conseguenze sul processo produttivo. Lo conferma la nota rilasciata oggi dalla Coldiretti che denuncia come il sisma abbia comportato nelle aree colpite un calo del 20% nella produzione di latte.

La denuncia della Coldiretti

Roberto Moncalvo, presidente dell'associazione, ha detto: “Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti che occorre sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento”. Una situazione causata primariamente dai danni arrecati a stalle e caseifici ancora inagibili e che hanno costretto gli imprenditori agricoli a chiudere o ridurre le proprie attività. All'indomani del terremoto si era parlato di oltre tremila imprese agricole a rischio per via delle conseguenze sismiche. Per fare fronte a questa situazione, l'Unione Europea aveva sbloccato nel gennaio del 2017 un finanziamento di 118 milioni di euro destinati a ridare liquidità alle aziende locali messe in ginocchio dalla tragedia. Per il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, “E’ necessario che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo, ed è per questo che la Coldiretti insieme alla solidarietà è ininterrottamente impegnata con Campagna Amica a garantire uno sbocco al mercato per le produzioni locali”. 

La solidarietà

L'iniziativa 'Campagna amica' permette di regalare prodotti originari dei territori colpiti dal sisma selezionati dalla Coldiretti. Si acquista, in questo modo, cibo di ottima qualità aiutando, al tempo stesso, realtà d'eccellenza che stanno cercando di riprendersi dagli effetti disastrosi del terremoto. La crisi della produzione di latte denunciata da Coldiretti rischia di mettere in grave pericolo la vendita di formaggi pregiati tipici del territorio martoriato dal sisma. Nei comuni coinvolti, la tradizione di agricoltura e allevamento è molto forte ed è stata in questi anni un freno contro il fenomeno dello spopolamento.