Casini: “Svalutazione della vita per solitudine e disperazione”

Una scoperta dolorosa e sconvolgente, sia pensando alla bimba sia pensando alla sua mamma. Purtroppo, non è la prima volta che accadono storie simili. Povertà umane, affettive, spirituali che conducono alla svalutazione della vita umana in un impasto di solitudine e disperazione”. Lo dichiara Marina Casini, presidente del Movimento per la vita (Mpv), commentando ieri al Sir il ritrovamento di una neonata trovata senza vita in una borsa abbandonata a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. La piccola, spiegano i carabinieri, è stata rinvenuta ieri mattina in una borsa abbandonata all'ingresso della Farmacia comunale Farmapiana accanto al raccoglitore dei farmaci scaduti. A  trovarla, il personale della farmacia. La piccola, spiegano i militari, partorita da pochi giorni al nono mese, era avvolta in una coperta e aveva il cordone ombelicale attaccato. Forse era ancora viva quando è stata lasciata. Gli inquirenti stanno procedendo per il reato di infanticidio.

Il commento

“Accanto a questi abbandoni ci sono poi quelli terribili che non vengono neanche riconosciuti come abbandoni: quelli, numerosissimi, che avvengono per i bimbi cui viene impedito di nascere – sottolinea Casini -. Qui il rifiuto, prima che fisico, è mentale, perché l’abbandono è nel pensiero, nella mente, nel cuore; di questi bimbi viene cancellata anche la possibilità di essere guardati, è come se non esistessero; di loro, come esseri umani a pieno titolo, non si deve parlare”. Per la presidente del Movimento per la vita, “è necessaria una inversione di rotta per non limitarci solamente a scuotere la testa, addolorati, quando si scoprono bambini neonati tra i rifiuti”. In Italia, ricorda Casini, “i centri di aiuto alla vita si trovano in ogni regione, isole comprese, e spesso sono abbinati a case di accoglienza. Esiste poi la possibilità di partorire in forma anonima, in qualunque ospedale pubblico ricevendo assistenza per la salute della mamma e del nascituro. Ci sono, inoltre, spesso associate a ospedali, le culle termiche, le ‘culle per la vita’ dove collocare il neonato in forma anonima”. Di qui l’appello: “È necessario che queste realtà siano conosciute. La scarsa informazione è probabilmente dovuta ad una cultura che cerca di mettere il silenziatore sul bambino nella fase prenatale e, di conseguenza, non favorisce la conoscenza di strumenti che potrebbero evitare infanticidi e tragici abbandoni”.

Progetto “Mamma segreta”

Sulla tragedia è intervenuta anche l'assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi. “Vedere che una vita appena nata è stata gettata via e non le è stata data alcuna possibilità è veramente una cosa molto triste – dice l'assessore su iltirreno.it – soprattutto se si considera che noi abbiamo percorsi tutelanti sia per la madre che per il bambino, anche nel rispetto di chi un figlio non lo vuole tenere. Evidentemente c'è da lavorare molto sull'informazione”. “Un fatto molto triste – aggiunge Saccardi – che pone l'attenzione sul fatto che abbiamo messo in campo tante cose, ma evidentemente non sono bastate. In Toscana è possibile con il progetto 'Mamma segreta' partorire in sicurezza nei nostri ospedali pubblici senza dover riconoscere il neonato. Peraltro in queste situazioni abbiamo dei percorsi molto rapidi per dare in adozione il neonato, con percorsi in sicurezza che tutelano anche la salute della mamma. Abbiamo anche due culle termiche a Firenze dove è possibile abbandonare in sicurezza il neonato con la certezza che quella vita non sarà buttata via”. “Forse – conclude l'assessore – 'Mamma segreta' bisognerebbe riprenderlo e diffonderlo ulteriormente”.