Arriva la prima proposta di legge sull'autismo

bambini

Il tema dell’autismo arriva nel consiglio regionale del Lazio. Chiara Colosimo, eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, partito del quale è convinta militante della prima ora, è stata in assoluto la prima consigliera a depositare una proposta di legge nel primo giorno di aula del parlamentino. Il contenuto della proposta è un contributo economico da parte del servizio sanitario regionale a partecipazione “delle spese sostenute dalle famiglie dei minori in età evolutiva prescolare, affetti da sindrome autistica residenti nel Lazio che intendono liberamente avvalersi del metodo terapeutico di tipo comportamentale, Aba”.

L’Aba, acronimo inglese che sta per “Analisi Comportamentale Applicata”, è un metodo riabilitativo riconosciuto e consigliato dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, nonché rientrante nelle linee guida sull’Autismo del Ministero della Salute. Di origine anglosassone, si è imposto nel tempo come intervento riabilitativo d’elezione nel trattamento dei sintomi precoci dell’autismo, che se non affrontati tempestivamente possono cronicizzarsi a discapito della qualità della vita del paziente e del suo nucleo familiare. Quella che può ritenersi a tutti gli effetti una terapia non farmacologica, sebbene con tutti i suoi limiti non rappresenti una panacea, ha dimostrato una notevole efficacia – se applicata nei periodi critici dell’età evolutiva – non solo nell’attenuazione delle sintomatologie più acute e invalidanti, ma anche nell’apprendimento di competenze e autonomie fondamentali per il decorso ed una gestione più semplici del disturbo autistico per il quale – allo stato attuale delle conoscenze scientifiche – non esiste soluzione definitiva. 

L’autismo è un disturbo del neuro-sviluppo che pregiudica più o meno gravemente  diversi aspetti del funzionamento normotipo della persona, le cui proporzioni in termini di incidenza sulla popolazione sono sempre più preoccupanti, con tutte le ricadute di varia natura sul sistema. A tal motivo è imprescindibile un intervento rapido e puntuale che sul lungo termine possa garantire la qualità di vita dei singoli e la sostenibilità generale: “spendo un po' oggi per risparmiare tanto domani”. L’unica alternativa percorribile, altrimenti, è quella dell’abbandono automatico in cui versano oggi tanti soggetti adulti difficilmente recuperabili sotto molti punti di vista, come denunciano continuamente le molteplici associazioni di famiglie lasciate sole al loro destino.

La Colosimo, in linea con gli umori del suo partito, rimane una fiera e critica oppositrice di alcune scelte politiche della giunta Zingaretti, in tema di ambiente, sanità, lavoro e infrastrutture. Quella della consigliera rappresenta per certi versi una posizione non troppo distante dalle analisi compiute nella scorsa legislatura da certi esponenti dell’attuale formazione di  Liberi e Uguali, soprattutto in tema di sanità, che tuttavia non hanno impedito al partito di Pietro Grasso di sostenere Zingaretti nella corsa elettorale e di entrare nella compagine di giunta appena formata.

Le terapie e l’assistenza di persone con gravi disabilità pesano come macigni sui bilanci familiari. È su temi come questo, trasversali in tutti i sensi, che si potrebbe trovare  quella convergenza utile per affrancarsi dal rischio nefasto di una debole tenuta del governo regionale appena formatosi. Mai come oggi c’è bisogno di stabilità e decisioni che vadano – per quanto possibile – nella stessa direzione.

Quando si propone, in modo costruttivo, per il bene di chi è svantaggiato senza colpe, non ci sono fazioni ideologiche o interessi di partito che tengano. Questo almeno per chi crede in certi valori universali e inderogabili persino dal compromesso politico.