Amianto: l'Italia al top in Europa

Di amianto si muore e si continuerà a morire per i prossimi 130 anni. La silenziosa fibra killer in Italia, prosegue infatti a fare più di 1500 vittime all’anno solo per Mesotelioma Pleurico, senza contare le altre patologie correlate, 15.000 in Europa e 100.000 nel mondo. Di questo e di molto altro ancora si parlerà il prossimo 27 febbraio in un convegno dal titolo, “AMIANTO: Malattia,Prevenzione e Previdenza”, promosso dallo Sportello Amianto Nazionale, che si terrà, presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati. Un incontro che farà entrare in stretta sinergia Stato e Parti Sociali che si uniranno per dibattere su un tema da sempre fortemente controverso. A dare il via al dibattito, il Ministro della Salute, Giulia Grillo e il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio.

I dati

Gli ultimi dati parlano di almeno 40 milioni di tonnellate di tonnellate da bonificare e di circa 1 milione di siti contaminati, sia edifici privati che pubblici, tra cui 2.400 scuole, 250 ospedali e 1.000 tra biblioteche ed edifici culturali. Secondo quanto riferito dallo Sportello Amianto Nazionale, la mappatura sarebbe però incompleta e terrebbe conto solo del 30% del territorio nazionale. Infatti nonostante l’asbesto sia il minerale e la sostanza più genotossica per l’uomo, l’Italia fin dal secondo dopo guerra né è stata la maggior consumatrice nella Comunità Europea.

“La situazione attuale – ha commentato il Presidente dello Sportello Nazionale Amianto, Fabrizio Protti – fa emergere ancora poca collaborazione ed informazione tra agenzie, enti e stampa. C’è bisogno di un lavoro di intersezione, di confronto e soprattutto di un raffronto dei dati. Questo rende “singolare” e decisamente poco efficace il lavoro di censimento che, tutt’oggi, si presenta disomogeneo e non armonizzato, spesso non corrispondente alla realtà in quanto non attualizzato”.

Secondo Fabrizio Protti, “tutto questo porta ad una ‘non’ visione completa di insieme che se pur parziale renderebbe comunque più efficace la situazione di monitoraggio”:  “Perciò – ha affermato – come Sportello Amianto Nazionale abbiamo messo il nostro impegno per creare un flusso informativo omogeneo e organizzato che possa contribuire non solo a dare le informazioni corrette alla cittadinanza al fianco degli oramai più di 400 comuni italiani che ci sostengono, ma anche strumenti concreti per fotografare uno stato dell’arte dei territori, e ragionare con i legislatori ed esecutori, per trovare le migliori soluzioni in vista di un Italia Amianto Zero che passi dal monitoraggio, dalla tutela, dalle bonifiche dalla formazione e dall’informazione in materia  ”