Tamponi gratuiti in Umbria ai giovani che hanno aderito alla vaccinazione

Aumenta in Umbria l'incidenza di casi di positività al Covid fra i 14 e i 24 anni; tre quarti di quelli che si infettano non sono vaccinati

Tamponi antigenici gratuiti in Umbria ai giovani che avevano aderito alla vaccinazione ma non si sono ancora potuti vaccinare: la Regione – ha ribadito oggi all’ANSA l’assessore alla Salute, Luca Coletto – è in anticipo su questo aspetto, con un atto che “supporta il proseguimento dell’attività di screening della popolazione attraverso il contact tracing e che costituisce inoltre una premialità per chi ha aderito alla vaccinazione”.

La Giunta regionale dell’Umbria, su iniziativa dello stesso assessore Coletto, ha infatti approvato nei giorni scorsi una delibera in base alla quale, a partire dal 9 agosto e fino al 31, fatte salve ulteriori proroghe in relazione all’andamento della campagna vaccinale, i residenti di età compresa tra 12 e 30 anni che hanno già preaderito alla vaccinazione (“e che non si sono ancora potuti vaccinare per mancanza di dosi” o lo faranno durante questo arco temporale, ribadisce l’assessore Coletto) potranno usufruire gratuitamente dei test diagnostici per la ricerca del Covid se la data prevista per la somministrazione della prima dose non è compatibile con le necessità dell’ottenimento della Certificazione verde Covid-19.

L’Umbria anticipa i tempi

La richiesta del tampone antigenico gratuito avverrà da parte dei giovani residenti in Umbria attraverso una procedura che sarà resa disponibile sul sito regionale a partire dal 6 agosto. L’esecuzione dei tamponi è prevista presso le sedi delle Asl già deputate e nell’ambito dell’accordo sottoscritto con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.

“Questa attività – aggiunge Coletto – si affiancherà ora alla possibilità offerta ai giovani dall’articolo 5 del decreto 105 di fare tamponi nelle farmacie a prezzi calmierati, ma noi abbiamo anticipato i tempi”. Anche in Umbria intanto, l’aumento di incidenza di casi di positività al Covid è concentrato fra le persone più giovani: in particolare – ha sottolineato l’assessore – fra i 14 e i 24 anni, e i tre quarti di quelli che si infettano non sono vaccinati.