Endometriosi, una malattia femminile invalidante poco nota

Marzo è il mese della sensibilizzazione su questa patologia che affligge in Italia 1 donna su 10 e provoca forti dolori e problemi di fertilità

L’endometriosi è una malattia debilitante che colpisce le donne e comporta importanti ripercussioni sulla loro qualità della vita, sull’umore e anche sulla fertilità. Si calcola che sono in Italia ne soffrano 3 milioni di donne, pari a 1 donna su 10.

Il mese di Marzo è dedicato alla sensibilizzazione e alla conoscenza di questa malattia, che appare poco conosciuta. Infatti, chi ne soffre, non solo ha difficoltà a riconoscerla, ma non si vede riconosciuto alcun aiuto (come congedi lavorativi o simili) nel momento della fase acuta.

In che cosa consiste l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia molto diffusa, spesso dolorosa, complessa da diagnosticare e senza indicazioni chiare sulle cause che la originano. Molte donne vi convivono già dalla prima mestruazione (menarca) e fino alla menopausa. Soffrire di endometriosi comporta una generale debilitazione, con forti sanguinamenti, crampi e dolori addominali.

Quando si sviluppa questo problema, alcune cellule dell’endometrio si impiantano fuori dall’utero, invadendo altri organi come tube, ovaie, vagina, intestino, vescica, peritoneo, reni, diaframma fino ad arrivare in certi casi addirittura ai polmoni. Queste cellule sono soggette agli stimoli ormonali del ciclo mestruale, crescendo e causando sanguinamenti interni, infiammazioni croniche, tessuto cicatriziale, aderenze e noduli.

L’endometriosi si presenta con forti dolori pelvici, non solo durante il periodo mestruale, stanchezza cronica, nausea, stitichezza o diarrea, dolori durante i rapporti sessuali, cefalea, dolori lombari, problemi urologici.

Colpisce l’identità femminile in tutte le sue dimensioni: individuale, relazionale, sessuale, sociale e psicologica e purtroppo le terapie ormonali continuative non eliminano la malattia, ma permettono solamente di gestirne i sintomi.

Le cause di questa patologia non sono ancora chiare, ma tra le diverse teorie formulate la più accreditata è quella di ginecologo statunitense Sampson (detta anche teoria delle mestruazioni retrograde). Sampson pensa che avverrebbe un passaggio di frammenti di endometrio dall’utero nelle tube e da queste all’addome, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione.

Come capire se si soffre di endometriosi

Convivere con l’endometriosi può essere molto difficile, sia che si manifesti senza sintomi, sia quando si presenta con dolori. I sintomi, infatti, possono essere molto vari e aspecifici, e in molti casi non vengono riconosciuti. Inoltre, alcune donne accusano sintomi lievi, mentre altre sviluppano forme più gravi, con importanti conseguenze sulla qualità della vita, sull’umore e anche sulla fertilità. A proposito di questo va specificato che circa il 40% delle donne con endometriosi riscontra problemi nel procreare.

Quando si soffre di mestruazioni dolorose e/o abbondanti è opportuno consultare un ginecologo: sarà poi l’ecografia a confermare o escludere la presenza della patologia.

Poiché non si può curare, l’endometriosi può avere un forte impatto sulla qualità della vita, essendo una malattia cronica.

I sintomi che accompagnano l’endometriosi

In linea generale, tra i sintomi più comuni dell’endometriosi ci possono essere:

  • forti dolori mestruali:
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • dolore alla minzione e alla defecazione, in certi casi accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine o nelle feci;
  • flusso mestruale abbondante;
  • astenia e/o lieve ipertermia, che può accentuarsi durante il periodo mestruale;
  • sindromi depressive.

Il dolore, inoltre, può essere cronico e persistente, ma generalmente i sintomi diventano più evidenti durante il ciclo mestruale.

Come convivere con l’endometriosi

Non conoscendo dell’esistenza dell’endometriosi, molte donne vivono in silenzio questa condizione dolorosa. Tuttavia, va ricordato che il dolore mestruale è un sintomo, e va trattato come tale. Ciò che resta importante è continuare a sensibilizzare e informare le persone sull’endometriosi, così che le donne che ne soffrono possano dare un nome alla loro malattia e cercare terapie adeguate.

Una diagnosi e il trattamento tempestivo dell’endometriosi possono infatti migliorare la qualità della vita e prevenire l’infertilità.