Un’ecografia ai polmoni può prevedere se i pazienti Covid si aggraveranno

Capire il decorso di una malattia, come si evolverà, è un elemento molto importante. Soprattutto se si riesce a farlo come nel caso delle infezioni causate dal Sars-Cov-2, malattia con la quale ancora dobbiamo fare i conti e – rispetto alla prima ondata conosciamo un po’ meglio – ma che resta ancora “misteriosa”.

Lo studio

Dal Policlinico San Matteo di Pavia potrebbe arrivare una svolta nel fare la prognosi con un’ecografia che potrebbe essere usata per predire l’esito dei pazienti Covid: l’ecografia infatti consente di stimare la salute polmonare del paziente e capire se si aggraverà e se avrà bisogno di terapia intensiva. Gli esperti hanno eseguito una ecografia polmonare al momento del ricovero e poi in fase di dimissione su 52 pazienti Covid. Hanno analizzato 14 posizioni specifiche del polmone alla ricerca di anomalie e per ciascuna hanno assegnato un punteggio (da 0 a 3 a seconda del grado di irregolarità riscontrato) e calcolato il punteggio totale.

Cosa è emerso

Ebbene è emerso che i pazienti che totalizzavano i punteggi più elevati (ad esempio 3 punti in almeno tre localizzazioni polmonari diverse) avevano un rischio di oltre sei volte maggiore di peggiorare, di aver bisogno di supporto d’ossigeno o terapia intensiva.