Covid: morti in Usa superano quelli della II Guerra mondiale

Oms: nessuno dovrebbe farsi prendere dal panico per avere accesso a un vaccino Covid-19 perché tutti coloro che lo desiderano ne avranno uno

Il numero dei decessi per Covid negli Stati Uniti è pari a 406.001 ed ha superato i 405.399 morti americani fra militari e civili nella Seconda Guerra Mondiale (cifra ufficiale del Dipartimento per i reduci). E’ quanto emerge dal conteggio odierno della Johns Hopkins University.

L’immunologo Anthony Fauci parteciperà oggi, 21 gennaio, come delegato Usa alla riunione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo ha detto la portavoce di Joe Biden, Jen Psaki, illustrando i 15 ordini esecutivi firmati dal presidente americano, compreso quello sul rientro degli Stati Uniti nell’Oms.

Tra i vari provvedimenti firmati c’è infatti il blocco del processo di ritiro della precedente Amministrazione dall’Oms, un’organizzazione definita “essenziale” nel contrasto alla pandemia. Ma anche quello di chiedere agli americani di indossare la mascherina per i primi 100 giorni del suo mandato.

Oms: “No panico, vaccino per tutti”

Nessuno dovrebbe farsi prendere dal panico per avere accesso a un vaccino Covid-19 perché tutti coloro che lo desiderano ne avranno uno. Lo afferma l’Oms. “Abbiamo lavorato molto duramente per garantire che tutti i paesi, tutte le popolazioni, abbiano l’opportunità di accedere a questi vaccini in tutto il mondo”, ha spiegato il Direttore generale aggiunto dell’OMS per l’accesso a medicinali, vaccini e prodotti farmaceutici Mariangela Simao. La campagna mira a garantire vaccini per il 20% della popolazione in ogni Paese partecipante entro fine anno.

Ursula von der Leyen: “Usciremo da questa pandemia solo assieme”

Ieri, in plenaria a Bruxelles, in merito ai vaccini, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha rassicurato: “Usciremo da questa pandemia solo assieme. Sono determinata perché l’Ue sia dalla parte giusta della storia. E’ una corsa contro il tempo, siamo andati avanti con una velocità esemplare, quello che siamo riusciti a fare in dieci mesi sviluppando i vaccini necessita in media di dieci anni – ha aggiunto -. Ovviamente tutti i Paesi affrontano difficoltà per la produzione e la logistica e la distribuzione, ma noi supereremo queste difficoltà e lo faremo rapidamente, ma anche qui vale lo stesso principio, ce la faremo solamente se saremo insieme”.