Si è svolto nei giorni scorsi presso gli Ospedali Riuniti di Ancona un incontro sul tema”L’Intelligenza Artificiale al tempo del Covid: il futuro è adesso! Il modello marchigiano, la nuova visione della sanità”. In questa sede è stato presentato “RicovAI-19” (Ricovero Ospedaliero con strumenti di Artificial Intelligence nei pazienti con Covid19). Si tratta del primo “studio pilota” di fattibilità dell’uso di un sistema basato su Intelligenza Artificiale per monitorare i parametri del paziente affetto da SARS-CoV2.
Lo studio pilota avviato in provincia di Ancona
Avviato in queste settimane nel territorio comunale di Offagna (provincia di Ancona), il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Università Politecnica delle Marche, Asur Marche e le società Almawave SpA, Vivisol srl e Aditech srl. Le tecnologie di AI sviluppate per il progetto consentono di analizzare in tempo reale molteplici parametri clinici dell’utente positivo o con sintomi da Covid (temperatura corporea, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno e frequenza respiratoria), di calcolare il cosiddetto Indicatore di Stabilità Clinica e trasmettere i risultati tempestivamente ai medici. Questi ultimi, a distanza, effettueranno tutte le successive valutazioni, la diagnosi e la prescrizione di eventuali cure e iniziative idonee a gestire ciascun caso.
Obiettivo: assistenza medica da remoto
Il tutto avviene grazie a un dispositivo portatile abbinato a un cellulare e a un’app dedicata. Le strumentazioni sono messe a disposizione dei pazienti gratuitamente, grazie a investimenti effettuati da Almawave e alla collaborazione di altri partner. RicovAI-19, oltre a ridurre gli accessi ai Pronto Soccorso, si pone l’obiettivo di ripensare l’assistenza medica da remoto e in generale il modello di sanità sul territorio.
La sperimentazione avrà durata complessiva di sei mesi, ma fornirà fin da subito risultati utili a medici e ricercatori. “Ad un anno di distanza dallo scoppio della pandemia – commenta Michele Caporossi direttore Generale Aou Ospedali Riuniti di Ancona – si mette in campo uno studio concreto che significa avere i parametri di valutazione dei pazienti per poter decidere se se il paziente rimane a casa o deve venire in ospedale durante la fase acuta”.