Coronavirus, vaccino su larga scala non prima della fine del 2021

Israele comincerà a testare sull'uomo il suo vaccino anti Covid 19 a partire da metà ottobre. Preoccupa la Germania per la seconda ondata di casi positivi

Vaccino

Un vaccino anti-Covid non sarà disponibile su larga scala prima della fine del 2021, mentre per l’autunno di quest’anno è meglio concentrarsi sulla campagna vaccinale per l’influenza. Così Massimo Galli, Direttore malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano commentando le affermazioni del presidente Usa Donald Trump per il quale il vaccino arriverà entro il 2020.

Vaccino influenzale

“Ho messo via una bottiglia di champagne per il vaccino anti-Covid, ma temo che non lo stapperò prima della fine 2021”, ha affermato Galli ad Agorà, su Rai 3. “Allo stato attuale – ha aggiunto – quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione. E quando ci sarà bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. E tutto questo mi preoccupa. È sbagliato usare il vaccino come slogan politico. Ora non lo abbiamo e non lo avremo in autunno per l’inizio delle scuole. Mi preoccuperei piuttosto della campagna vaccinale per l’influenza”.

Israele avvierà a breve il test vaccino sull’uomo

Israele comincerà a testare sull’uomo il suo vaccino anti Covid 19 a partire da metà ottobre. Lo ha annunciato il ministro della difesa Benny Gantz dopo aver visitato l”Istituto di Ricerca Biologica’ di Nes Ziona, vicino al ministero stesso. “Cominceremo i test sull’uomo – ha detto il ministro – dopo le feste ebraiche” che quest’anno finiscono il 10 ottobre. Durante la visita all’Istituto, Gantz – secondo il suo ufficio – è stato informato dei recenti progressi sullo sviluppo del vaccino e anticorpi per il coronavirus”. (ANSA).

Positivi in Israele

Da inizio pandemia i casi positivi in Israele sono stati in tutto 78.514. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità. I casi attivi sono ora 24.576 e, di questi, quelli gravi 345. Le vittime sono finora 569. I test condotti ieri – secondo il ministero – sono stati circa 25mila con un tasso di infezione rilevata del 6.6%.

Germania

Alcune Nazioni stanno vivendo una seconda ondata di contagi. E’ il caso della Germania. Qui il numero dei casi attivi è di 8.692, in aumento del 26% rispetto alla settimana scorsa e l’87% in più rispetto al punto più basso dell’infezione, avuto il 15 luglio scorso. In tutto, i positivi sono stati oltre 214mila Lo riportano le statistiche del Robert Koch Institut. La soglia delle mille nuove infezioni giornaliere, inoltre, non veniva superata dall’11 maggio scorso, riferisce Die Welt. Finora in Germania sono morte per coronavirus 9.180 persone, secondo i dati della Johns Hopkins University.