Coronavirus: AstraZeneca, le motivazioni dello stop dei test sul vaccino

AstraZeneca sospende tutti i test clinici sul vaccino per il coronavirus che sta sviluppando con l'Università di Oxford

AstraZeneca sospende tutti i test clinici sul vaccino per il coronavirus che sta sviluppando con l’Università di Oxford dopo uno dei partecipanti ha accusato una seria potenziale e “non spiegata” reazione avversa.

Lo annuncia la società, un’azienda biofarmaceutica svedese-britannica operante nella ricerca scientifica, sottolineando che lo stop è “un’azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una inspiegata” reazione.

Questo, spiega AstraZeneca, per “assicurare l’integrità del processo dei test”. “Nei test più ampi reazioni possono accadere per caso ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione”, aggiunge il colosso farmaceutico in una nota.

AstraZeneca

I dati iniziali sui test sono apparsi molto promettenti, con il vaccino in grado di produrre una robusta risposta immunitaria e solo deboli effetti collaterali. Il volontario che avrebbe avuto un reazione sospetta si trova in Gran Bretagna.

Non è inconsueta per i test clinici una sospensione. Secondo indiscrezioni, la sospensione dei test riguarda però anche gli Stati Uniti, dove gli esami sono condotti con fondi federali.

Ma – spiega Ansa – anche se il vaccino di AstraZeneca venisse alla fine approvato, questa battuta d’arresto potrebbe tradursi in timori sull’uso. Sono sei le aziende farmaceutiche mondiali più avanti nel vaccino, tra queste un’italiana. Intanto, l’annuncio della sospensione ha fatto calare le azioni di AstraZeneca del 6% a Wall Street nelle contrattazioni after hours.