Meteo, ecco cosa ci aspetta questa settimana

Il dolce assaggio di temperature primaverili che questo inverno atipico ci ha gentilmente concesso, sembrerebbe essere sul punto di finire. E anche in maniera abbastanza brusca. Inziata con la colonnina di mercurio che in alcune città ha toccato i venti gradi, la settimana – dal punto di vista meteo – potrebbe sembrare folle. Fino a martedì pomeriggio, infatti, il clima rimarrà primaverile su gran parte dell'Italia. Successivamente, secondo quanto afferamto gli esperti cambierà radicalmente. Le correnti calde provenienti dal nord Africa inizieranno a perdere terreno per lasciare spazio ai venti più freddi che scendono dal nord Europa. Ma, anche se le temperature inizieranno a scendere di qualche grado, sarà nella giornata di mercoledì che si avrà il vero crollo: arriveranno piogge, temporali e nevicate fino a basa quota. Questo peggioramento interesserà soprattutto il sud delle Marche, l'Abruzzo, l'area centro settentrionale della Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia orientale. Sul resto del Paese il meteo si manterrà più stabile, in gran parte soleggiato ma i venti di Tramontana e Maestrale contribuirannoa provocare un generale calo termico. In Terris ha contattato e intervistato il presidente della Società meteorologica italiana, Luca Mercalli

Presidente, questi sbalzi di temperatura sono da imputare ai cambiamenti climatici?
“Gli sbalzi in sé non sono dovuti ai cambiamenti climatici, è la temperatura che oramai sta salendo da anni e vediamo che più o meno tutte le stagioni si stanno riscaldando. Il 2019 è stato il secondo anno più caldo della storia del mondo. E' una tendenza che è in atto e che si verificherà un po' in tutte le stagioni, compresa questa invernale. I primi due mesi dell'inverno 2019-2020 sono i secondi più caldi della storia, anche in Italia”. 

A dicembre e gennaio, abbiamo avuto una sorta di primavera in anticipo. Come influisce questo sulla nostra salute e su quella del pianeta?
“Influiscono negativamente soprattutto sugli equilibri ecologici. Sicuramente alla natura e alla vita selvatica sta provocando dei cambiamenti importanti: sollecita fioriture anticipate nelle piante; genera problemi agli animali selvatici; in montagna la neve sparisce prima del tempo; influisce sullo sviluppo o meno di parassiti dannosi per gli esseri umani e per l'agricoltura, se fa troppo caldo d'inverno proliferano invece di essere ridotti”.

Questo aumento delle temperature come influirà sulle stagioni?
“Con il passare del tempo avremo stagioni sempre più calde. Tutto si sta spostando verso il caldo. I posti che erano freddi, avranno delle stagioni che saranno irriconoscibili, mentre dove già faceva caldo, farà ancora più caldo. D'estate avremo delle temperature più elevate di quelle che conoscevamo in passato, e d'inverno la stagioni di vero freddo si riduce drasticamente, sia per quel ch riguarda la durata sia per l'intensità, il periodo invernale diventa molto più tenue”.