Tra qualche settimana, quando il caldo farà da sottofondo alle nostre giornate, sarà il momento di preparare valigie e zaini per concedersi un meritato riposo e andare in vacanza. E’ proprio il periodo che si ha il bisogno, come si dice di solito, di staccare la spina dalle proprie attività lavorative e trascorrere del tempo libero dedicandosi allo svago e al divertimento.
Com’è ormai tradizione i mesi di luglio e agosto sono potremmo dire “consacrati” alle ferie. Diritto sacrosanto a cambiare aria, luogo, abitudini, a rilassarsi, a visitare, dopo un lungo periodo, parenti e amici, a scoprire inoltre paesi e culture nuove. Ci sarà chi se la spasserà al mare, chi in montagna, chi semplicemente in campagna, chi sceglierà di “passare” le acque, tra bagni e fanghi, chi sfrutterà il tempo andando all’estero.
Ma, purtroppo ci saranno tante persone che non potranno muoversi da casa, a causa della propria salute, che li vedrà “costretti” a trascorrere questi giorni nella propria città, anche a causa delle ristrettezze economiche o per la solitudine, rinunceranno alle vacanze.
In questi giorni che l’alta temperatura la farà da padrone, dovunque ci troveremo: o in qualche spiaggia affollata di bagnanti o in qualche zona impervia di montagna, o fuori dall’Italia, l’uomo non può dimenticarsi di Dio: Dio non va in vacanza è sempre con noi, anche nelle località più famose e frequentate. Egli ci segue e ci fa compagnia. Dio non si concede ferie: è sempre a disposizione dell’uomo in ogni momento, tocca all’uomo cercare momenti e spazi per riflettere…per ritrovarsi.
Andare in vacanza, non significa fare confusione, significa anche guardarsi dentro, approfittando del riposo, possiamo riprendere quel dialogo con Dio, che a volte le continue preoccupazioni della vita quotidiana ci hanno fatto mettere da parte o addirittura dimenticare.
Troviamo anche noi in questi mesi particolari dell’anno, quando il fisico e la mente reclamano un po’ di giusto e salutare riposo di non abbandonare il nostro Creatore, basta un semplice gesto, forse una semplice preghiera. E’ un atto di ringraziamento dovuto verso Colui, che durante un anno di fatica sia fisica che mentale, c’è stato sempre vicino durante il nostro lavoro, anche in silenzio rispettandoci e amandoci sempre. Insomma approfittare anche dei giorni di vacanza, per ritrovare Dio, arricchendosi anche spiritualmente.
Ricrearsi, significa creare di nuovo, cioè riformarsi, convertirsi. E’ ciò che intendevano i latini “otium quo melius labores”, cioè il riposo affinché si possa meglio lavorare. Andando in ferie, Dio non ci dice, ripassa o torna tra dieci giorni o un mese, è sempre lì che aspetta, perché non va mai in vacanza…lo potrai trovare ovunque: nelle chiese, nei posti di villeggiatura, anche quelli più lontani, dove c’è sempre anche una piccola cappella. Dio basta cercarlo e volerlo. Nel suo ufficio della misericordia, a luglio ed agosto non ci sarà mai nessun cartello con la scritta “chiuso per ferie”, perché Dio non va in vacanza.
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