Opinione

Siccità, accelerare sui bacini di accumulo

La morsa della siccità non si allenta, con un deficit di precipitazioni superiore al 50%, attorno al 70% per la copertura nevosa in montagna, e temperature superiori alla media del periodo di 4-5°C, mentre crescono esponenzialmente i danni alle colture e le misure di restrizione sull’uso dell’acqua, occorre accelerare sulla dichiarazione dello stato di emergenza nei territori più colpiti ma anche e soprattutto sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie.

La situazione nei territori e le previsioni meteo per le prossime settimane rendono sempre più evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno. L’Italia ha bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui, a causa degli effetti della guerra in Ucraina, l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale per garantire cibo al Paese e aumentare le proprie esportazioni.

Ma per fare ciò è necessario che la questione sia trattata per quella che è, cioè una vera e propria emergenza nazionale, velocizzando le autorizzazioni burocratiche come fatto, ad esempio, per il caso del Ponte Morandi a Genova. Solo in questo caso sarà possibile dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini. Recuperare cave dismesse, laghetti, invasi, senza cementificare, per raccogliere l’acqua quando piove, trattenerla e riutilizzarla nei periodi di siccità.

Sì, perché in Italia piove ancora, ma in modo diverso. A tre mesi di siccità possono seguire 3 giorni o tre ore in cui viene “scaricata” l’acqua non scesa nei tre mesi precedenti, in un colpo solo, con violenza, bombe d’acqua, con il rischio di danni, di dissesto idrogeologico, di vittime. Dobbiamo riuscire ad imbrigliare questa violenza, mitigare il rischio di danni ed evitare che l’acqua ruscelli via senza poterla trattenere.

Nei campi, ad oggi, il conto dei danni della siccità è salito a 3 miliardi di euro, secondo una stima di Coldiretti, con i raccolti i raccolti bruciati sui terreni senz’acqua mentre esplodono i costi per le irrigazioni di soccorso per salvare le piantine assetate e per l’acquisto del cibo per gli animali con i foraggi bruciati dal caldo.

Lorenzo Bazzana

Recent Posts

New York, un uomo si dà fuoco in strada

Episodio scioccante quello avvenuto all'esterno della sede processuale in cui era in corso l'udienza a…

19 Aprile 2024

Acque colorate nel Canal Grande: fermati due turisti

Le acque del Canal Grande si sono improvvisamente colorate a tinte rosso-verdi. Una colorazione dovuta,…

19 Aprile 2024

Operazione in Cisgiordania: uccisi quattro palestinesi

Nuovi episodi di violenza in Cisgiordania. Quattro persone, tutte palestinesi, sono rimaste uccise nell'ambito di…

19 Aprile 2024

INTERRIS PODCAST WEEKLY – Puntata 11 del 19 Aprile 2024

Nuova puntata del nostro podcast settimanale. I temi della puntata che commenteremo con Manuela Petrini:…

19 Aprile 2024

Il messaggio del Papa al Global Christian Forum

L’invito a "dare testimonianza di unità a un mondo ferito da divisione e rivalità" è…

19 Aprile 2024

La testimonianza di una madre nella Sacra Famiglia di Gaza

Una madre racconta, su L'Osservatore Romano, come sta vivendo lei e il figlio 15enne nella…

19 Aprile 2024