Siamo noi a dover diventare migliori, non il nuovo anno

Indovinami, Indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà? (…) Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno! (Gianni Rodari)

Ormai da alcuni giorni facciamo i conti con la realtà dell’anno nuovo. Come in tutte le storie della “buonanotte”, quelle che ci raccontavano da piccoli a puntate, anche a scuola si riparte sempre da dove ci si è fermati, con il desiderio di conoscere qualcosa in più rispetto a prima, con la voglia di sapere come andrà a finire, con la certezza che nessuno si racconta da solo le storie. Ricominciamo, se necessario, rileggendo qualche buon augurio ricevuto e se il tempo della festa ha ispirato qualche buona azione o un sincero gesto di solidarietà, riprendere la quotidianità avrà un sapore più dolce, poiché fare il bene fa sicuramente bene! Quanti speriamo che quest’anno sia migliore degli altri, consideriamo che tocca noi essere migliori e dare al nuovo anno qualche speranza in più di miglioramento. Nulla ci cadrà dall’alto magicamente, ma tenere lo sguardo verso il cielo, mentre svolgiamo il nostro dovere e viviamo appieno le nostre relazioni scolastiche, ci darà la direzione giusta!

Pubblicato su Sicilianpost.it