Sì Tav, i risultati del dopo-Piazza

Nel dopoguerra due manifestazioni in due mesi nella stessa città non si erano mai viste. Due dimostrazioni che hanno ottenuto due grandi risultati: innanzitutto far emergere la maggioranza silenziosa del Paese a favore della crescita dell'economia e del Lavoro; ieri, inoltre, con la presenza della Lega sono aumentate le possibilità di salvare la Tav. Presenti molti sindaci piemontesi ma anche della Lombardia e del Veneto perché la Tav, in realtà, serve ed è voluta da tutta la Pianura Padana, l’Area più ricca del Paese, perché con questo lungo corridoio ferroviario moderno la Pianura Padana a Ovest sarà collegata a Francia, Spagna e Portogallo e, a est, sino a Budapest.

Con la manifestazione di ieri, le forze politiche debbono prendere atto che c’è una società civile che, muovendosi con il rispetto delle Istituzioni e con competenza, oggi è più avanti. La Tav con la presenza della Lega forse è salva e la scelta di fare una manifestazione apartitica e non contro il Governo ha consentito la presenza di tante forze politiche e in particolare della Lega che sarà determinante in un eventuale voto parlamentare. I 5 Stelle e i No Tav escono da queste due manifestazioni isolati. La maggioranza del Paese è a favore della Tav e delle altre infrastrutture di Trasporto che come in passato daranno un contributo forte al rilancia di economia e lavoro. Perché, lo dico a Di Maio, le grandi macchine utensili orgoglio della metalmeccanica italiana, la frutta e il Made in Italy non viaggiano sulle reti digitali ma sui tir o su rotaia. Mi auguro che il premier e il ministro Toninelli vogliano ascoltare la nostra versione della analisi costi e benefici, altrimenti saremo costretti a invitare tutta questa gente a Roma sotto il Ministero di Porta Pia, luogo molto caro ai piemontesi.