Mobilità dolce e traffico lento: come preservare l’ambiente

rinnovabili
Foto di Michael Marais su Unsplash

Il traffico lento costituisce un potenziale notevole per il miglioramento del sistema complessivo della mobilità e contribuisce a preservare l’ambiente (aria, inquinamento fonico, energia) e a promuovere un modello di vita più sano. La mobilità dolce, inoltre, sostiene il turismo dolce e contribuisce al risparmio nell’ambito della spesa, sia pubblica che privata, per i trasporti. La categoria di pensiero, a cui più frequentemente si fa riferimento negli ultimi anni, parlando di problemi legati allo sviluppo e alle trasformazioni operate dall’uomo sul territorio, è quella di sostenibilità, ovvero la capacità della società di garantire un alto livello di qualità della vita per le generazioni future. Il concetto di sostenibilità è presente nella cultura scientifica e nella politica degli ultimi vent’anni, in particolare a partire dal rapporto della commissione Onu, noto come rapporto “Brundtland”, che fornisce la seguente definizione: “Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze”. Complementare a questa è la definizione della World Conservation Union, che recita così: “per sviluppo sostenibile si intende il miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di base.”

All’interno dell’Unione Europea una svolta importante è stata assegnata con il trattato di Maastricht del 1992, che sancisce l’abbandono dell’obiettivo della crescita economica pura e semplice, senza riguardo per le competenze ambientali, e introduce la crescita sostenibile tra i principali obiettivi politici, mettendo sullo stesso piano protezione dell’ambiente e questioni economiche. Un altro tassello importante dello sviluppo sostenibile, più pragmatico e locale, è rappresentato dall’applicazione dello stesso concetto alle aree urbane europee, perché lo sviluppo sostenibile va inteso come lo sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l’operabilità dei sistemi naturali e sociali da cui dipende la fornitura di tali servizi. Per la prima volta, il trattato di Maastricht prevede misure a livello europeo sulla destinazione dei suoli, nel senso del riconoscimento del fatto che i sistemi di pianificazione territoriale svolgono un ruolo importante nel promuovere lo sviluppo sostenibile. Il concetto di sostenibilità è strettamente correlato con quello di pianificazione di una città sicura, nel senso di tendere verso uno sviluppo sostenibile delle aree urbane, ovvero guardare alle scelte dell’oggi con la preoccupazione per le future generazioni.

In tale ambito, la mobilità dolce rappresenta la forma di mobilità lenta finalizzata alla fruizione dell’ambiente e del paesaggio, all’attività ricreativa, con particolare attenzione alle persone con disabilità, ai minori e agli anziani, con un’elevata sostenibilità ambientale e infrastrutturale, con percorsi pedonali per utenti a mobilità ridotta, percorsi ciclabili, percorsi per il turismo equestre nonché diverse tipologie di utilizzi sostenibili. il grado di libertà con cui una persona può andare a piedi in giro e guardarsi intorno può essere considerato un indice molto utile della qualità civile di una comunità e del suo territorio urbano ed extraurbano.