Legge delega disabilità: i temi su cui il legislatore dovrà scrivere un nuovo corso

La legge delega in materia di disabilità pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre ed in correlazione al cosiddetto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato venti mesi di tempo per dare forma ai decreti attuativi. Il finanziamento annuo di cui la stessa è dotata è pari a 350 milioni di euro.

Il lasso di tempo in cui questi decreti dovranno essere approvati è di venti mesi, secondo quanto stabilito dalla legge 22 dicembre 2021, n. 227 per completare il quadro disegnato dalla delega al Governo in materia di disabilità e quindi, entro fine agosto 2023, dovranno essere stilate nuove modalità e regolamenti per molteplici materie riguardanti le persone con disabilità in svariati ambiti.

In particolare, i temi su cui il legislatore dovrà scrivere un nuovo corso sono i seguenti: la valutazione multidimensionale della disabilità, la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, le procedure di accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, una nuova definizione della condizione di disabilità, nonché revisione, riordino e semplificazione della normativa di settore, la riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità, l’informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione, il potenziamento dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed infine l’istituzione di un Garante nazionale delle disabilità

Rispetto a questi importanti temi, considerato lo stanziamento economico correlato all’approvazione della legge delega in materia di disabilità, è importante che il legislatore introduca novità rilevanti nei diversi decreti legislativi con l’obiettivo di incentivare notevolmente l’inclusione delle persone con disabilità e delle relative famiglie affinché nessuno debba più sentirsi solo di fronte alle problematiche quotidiane ma sia adeguatamente supportato a tutti i livelli istituzionali.

Inoltre, in questo difficile momento connotato da una recrudescenza della pandemia, il confronto tra le istituzioni deputate e le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità in merito ai temi di cui ho fatto cenno precedentemente assume un valore ancora più importante. Ognuno di noi deve agire con spirito altruistico, ricordando sempre le parole che Papa Francesco ha pronunciato in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità: “Siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a un mare agitato che può farci paura; ma in questa barca alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi”. Dopo molta sofferenza abbiamo l’occasione di dare vita a una società migliore, maggiormente attenta ai bisogni delle persone più fragili, non sprechiamola.