L’importanza di fare cultura e promuovere la bellezza della famiglia

E’ calato il sipario sulla prima edizione del Premio letterario “Pontremoli – Città del Libro e della Famiglia”, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta nella cittadina culla del Premio Bancarella lo scorso 31 luglio alle 21, presso la splendida e gremita Piazza della Repubblica. Eppure riecheggiano ancora fortissime le emozioni provate per la straordinaria riuscita della manifestazione che ha toccato il cuore di tutti, organizzatori, autori, istituzioni e partecipanti.

A vincere è stato “Il precipizio dell’amore” di Mariangela Tarì, edito da Mondadori, un testo struggente e concreto al tempo stesso che, trattando della delicata tematica della disabilità dei figli, delle fatiche e del ruolo insostituibile dei cargivers familiari, vuole essere, come riportato nella motivazione che ha accompagnato la segnalazione dell’opera, “un libro di speranza e di risveglio delle coscienze”. L’autrice, nel donare al pubblico la sua storia di vita familiare, ha catturato l’attenzione dei presenti, incantando con la sua forza di donna e madre. Così come straordinariamente coinvolgenti sono stati gli interventi di Anna Pavignano, Massimiliano Alberti, Susanna Bo (autori finalisti presenti) e Cristina Calamaro (delegata Piemme per il testo di Susanna Petruni), a tratti visibilmente commossi durante il racconto di spaccati della loro vita familiare.

Apprezzatissima dalla Commissione valutativa chiamata a decretare il vincitore è stata, dunque, l’intera sestina finalista, sia per l’elevata qualità letteraria che per l’importanza delle tematiche trattate nelle opere (la delicata fase dell’adolescenza, la bellezza della maternità, il mondo intorno alla malattia di Alzheimer, la capacità di accogliere e l’adozione, il legame con luoghi di origine e relazioni costruite). Ed è per questo che Anna Pavignano, con “La prima figlia” (E/o), Massimiliano Alberti, con “La piccola Parigi” (Infinito), Susanna Bo, con “Se fossi in te” (San Paolo), Susanna Petruni, con “Volevo una mamma bionda” (Piemme), Mariapia Veladiano, con “Adesso che sei qui” (Guanda) e, naturalmente, la vincitrice, sono stati insigniti tutti del Premio Selezione “Pontremoli Città del Libro e della Famiglia”.

Grande soddisfazione è stata espressa dalle autorità presenti e dagli organizzatori per l’ottima riuscita dell’evento, frutto di un percorso che, ricordiamo, è nato su iniziativa del Forum delle Associazioni familiari e del Comune di Pontremoli, in collaborazione con la Fondazione “Città del Libro”. Fare cultura e promuovere la bellezza della famiglia, puntando su una narrazione autentica e concreta, viva e stimolante e, al tempo stesso, capace di fare da richiamo sotto il profilo sociale e istituzionale, sono stati il connubio vincente di questo nuovo Premio letterario che ci si augura possa avere lunga vita. La manifestazione, per le modalità di svolgimento, cura e organizzazione, ha evidenziato che parlare pubblicamente dei temi sulla famiglia, senza riserve o timori, è certamente possibile, ma bisogna saperlo fare attraverso unità di intenti, linguaggi condivisi e spirito di squadra.

Determinante e prezioso è stato il contributo dei forum regionali che si sono messi in moto sin dall’inizio per segnalare opere meritevoli di partecipare alla selezione: è stato un lavorio capillare partito dal basso e dai territori, dalle famiglie e dalle associazioni che hanno visto proiettate le loro esperienze di vita quotidiana nei racconti dei testi proposti alla Commissione. Un tutt’uno, dunque, tra realtà e narrazione. Chi è stato a Pontremoli per la cerimonia di premiazione ha avuto modo di respirare un’aria nuova, un misto tra il profumo del pane di storie di famiglia e il profumo dei libri, strumenti insostituibili di comunicazione da diffondere sempre di più alle giovani generazioni. E di quest’aria nuova tutti si sono impreziositi: gli occhi luminosi di organizzatori, autori e partecipanti lo hanno dimostrato con chiarezza.

Paola D’Alesio, Segretaria Premio e Vice presidente Forum delle Associazioni familiari dell’Abruzzo