L’impegno degli “artigiani del sociale”

A ottobre Roma indossa il suo abito migliore, il suo magnifico tepore e la sua luce accogliente lo rendono il mese più amato dai romani. Proprio per questo, 7 anni fa, le ACLI di Roma hanno deciso di aggiungere alla sua narrazione, fatta di colori caldi e avvolgenti, quella della solidarietà, ideando e promuovendo la Ottobrata Solidale.

Un mese di iniziative affinché, attraverso la cultura, l’arte, lo sport e l’intrattenimento, si possa restituire la bellezza di un mondo fatto di gesti, silenziosi e incessanti, che si muovono verso il Bene Comune. L’Ottobrata Solidale racconta l’impegno degli “artigiani del sociale”, e di un metodo, quello del lavoro di rete, che è cifra e stile del nostro agire sociale e su cui abbiamo strutturato tutte le nostre iniziative per contrastare l’emergenza economica e relazionale, aggravata dal Covid-19, e per non smettere mai di far volare alta la speranza.

La Speranza è stata la parola chiave della VII edizione, in cui abbiamo voluto celebrare la Speranza della rinascita, ma sempre con la consapevolezza di non poter abbassare la guardia.

Un tempo nuovo in cui riappropriarci dei legami vivi e dell’emozione di tornare ad incontrarci dal vivo, facendo esperienza di quell’amicizia sociale, indicata da Papa Francesco come via per costruire un mondo capace di dare risposte al grido di aiuto che arriva dalle periferie geografiche ed esistenziali.

Intenzioni sintetizzate nello slogan “Roma tra concretezza e sogni”, che ci ha guidato in 11 appuntamenti promossi con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale e del Vicariato di Roma, e che, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, hanno coinvolto oltre 20 organizzazioni ed enti del territorio.

Siamo partiti dalla fantasia dei più piccoli, che in occasione della Giornata europea delle Fondazioni, si sono improvvisati street artist realizzando un murale simbolo di contrasto alle povertà educative. Nonni e nipoti, sulle ali dello scambio intergenerazionale alle “Nonniadi”, si sono messi alla prova in tante attività sportive. Spazio alla cultura con le passeggiate per stranieri alla scoperta di Roma.

C’è stata, poi, l’occasione per accendere i riflettori sul lavoro dignitoso, in occasione del “LaborDì”. Una giornata di workshop, seminari e colloqui di lavoro, dedicato a 80 giovani.

Il momento clou lo abbiamo con lo spettacolo di varietà “Una Roma da amare”. L’amore per Roma e la bellezza della solidarietà, sono state le due note chiave di una serata che ha emozionato e divertito grazie alle performance dell’attore Fabrizio Giannini e dell’ospite d’eccezione, il cantautore Edoardo Vianello.

Un’occasione, anche, per rivivere l’impegno di un anno e consegnare il “Telaio Solidale” alle tante realtà che hanno collaborato con noi. Un modo simbolico per tornare a sentirci tutti parte della stessa comunità perché nessuno si salva da solo.

A conclusione di questo viaggio abbiamo promosso un evento dedicato alla cura del creato con una giornata per famiglie a contatto con la natura e infine abbiamo affidato alla Madonna del Divino Amore non solo il desiderio di porre fino a questa terribile pandemia, ma anche una preghiera affinché, il nostro agire sociale, sia sempre generativo. Un momento di raccoglimento emozionante che è stato presieduto da S. Em. Card. Enrico Feroci.

“Goccia su goccia così si fa mare” è il ritornello della canzone delle ACLI di Roma, ma anche il messaggio in bottiglia della VII edizione dell’Ottobrata Solidale.