Il termine gratitudine deriva dal latino “gratia” e rappresenta una parola fondamentale nella vita quotidiana di tutti noi. Infatti, saper ringraziare i propri familiari, gli amici o una persona che si incontra per strada a seguito di un gesto gentile, non è solamente sinonimo di educazione, ma rappresenta anche una spiccata capacità emotiva in grado di migliorare le relazioni con il nostro prossimo e contribuisce a renderle più profonde. La Giornata Mondiale della Gratitudine pertanto, è stata promossa, nel 1965, durante un incontro internazionale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza e l’importanza di essere grati in ogni giorno della nostra vita, ma anche per favorire la cooperazione tra i popoli indipendentemente dalle differenze religiose e sociali.
L’epoca che stiamo vivendo purtroppo è fortemente segnata dall’emergere di nuove tensioni e conflitti a cui, tutta la società civile, deve trovare una risposta di pace improntata sulla gratitudine reciproca sull’amore oblativo. Abbiamo il dovere di riconoscere sempre il valore degli altri e promuovere la connessione sociale improntata all’altruismo e all’empatia di cui, la gratitudine, è una componente fondamentale. Spero quindi che, la giornata che stiamo vivendo, possa essere l’inizio di un nuovo tempo nel quale, senza se e senza ma, sarà possibile liberare questo sentimento positivo verso tutti coloro i quali, rendono migliori la nostra giornata regalandoci un sorriso e una parola gentile. Essere grati porta la felicità nella vita di tutti noi, dobbiamo imparare ad esserlo sempre.