Investimenti per riavviare il settore produttivo e ridare potere d’acquisto alle famiglie

Terminata l’estate, che ha visto un miglioramento dei consumi turistici con la ripartenza dei servizi balneari, delle strutture ricettive e della ristorazione, si comincia a guardare all’autunno con l’augurio di una ripresa dei consumi in generale.

Preoccupa che ci siano molte persone ancora non vaccinate che corrono quindi il rischio di ammalarsi, con le ripercussioni che questo può avere in termini di aumento di contagi e di conseguenti effetti sull’economia. Al tempo, ci si augura che i fondi europei vengano utilizzati al massimo e al meglio anche per ridare potere d’acquisto alle famiglie, falcidiato dalla caduta del Pil, dai consumi al palo e dai problemi del mondo del lavoro. Servono investimenti e rapidità per riavviare il sistema produttivo e evitare che ci siano persone in cassa integrazione o disoccupate.

Un’altra questione che preoccupa è l’aumento dei prezzi, che sta avvenendo in quasi tutti i settori – dai servizi ai beni di mercato. Ciò può avere un effetto deleterio sulle famiglie che dispongono di un potere d’acquisto ridotto. Chi ha al responsabilità di fissare tariffe e prezzi non scarichi eventuali tensioni internazionali sui prezzi dei mercati interni. Non è il momento.

Con alcuni consumi che hanno mostrato segnali di ripresa, ci si augura che la catena positiva non si interrompa di nuovo, per evitare ricadute importanti.