Il mio auspicio per un 2023 all’insegna dell’inclusione

Welfare

L’anno nuovo sta per arrivare e, in riguardo alle persone con disabilità e malattia rara, siccome da poco sono cambiati il governo e il parlamento, auspico il varo di provvedimenti in grado di prendere in carico le problematiche che attualmente ci sono. Indubbiamente abbiamo delle belle leggi in materia, che però hanno bisogno non solo di essere applicate, ma anche rimodernate rispetto ai tempi che viviamo.

Oggi per fortuna, non è più come quarant’anni fa dove, le persone con disabilità avevano quasi vergogna ad uscire di casa. Fortunatamente, ai giorni nostri, ciò non si verifica più, però abbiamo bisogno che, queste persone, possano uscire e vivere la quotidianità in autonomia, senza, ad esempio, restare bloccate da un marciapiede troppo alto. Il desiderio, quindi, è che si prendano in carico tutte le problematiche, le quali non riguardano solamente le persone con disabilità ma tutti noi. Nel nuovo anno, inoltre, vorrei che ci si focalizzasse non sulle disabilità ma sulle abilità, ovvero da quello che si può fare nonostante la propria condizione.

In particolare, la valorizzazione delle abilità parte da un aspetto culturale, per cui è necessario fare parecchia formazione e la società civile deve sforzarsi in questa direzione. Attualmente, ad esempio, quando si vede una persona in carrozzina, invece di focalizzarsi su ciò che può fare, si pensa a quello che non riesce a fare.

Il cambio culturale risiede proprio in questo punto, ossia nella valorizzazione delle attitudini di tutti, perché è dimostrato che tutte le persone che hanno una disabilità in determinati ambiti riescono poi a sviluppare in maniera incredibile tutti gli altri. Bisogna però imparare a vedere tutto ciò tutti i giorni e non solo alle paralimpiadi ogni quattro anni, così risolveremo tutti i problemi in merito.