Amazon: garantire il servizio senza violare i diritti dei dipendenti

Mai come con lo sciopero delle consegne di Amazon i consumatori sono schierati contro gli scioperanti. Amazon, insieme a FB, forse è la novità che sta impattando di più da alcuni anni con la nostra vita quotidiana, con i suoi lati positivi ma anche con alcune ricadute negative sul commercio che si sentono particolarmente oggi con i tanti lockdown e le tante restrizioni.

Dal lato del lavoro va sicuramente regolamentato meglio il ritmo del lavoro per chi fa le consegne. Ne avevamo parlato in una ricerca che la Commissione Industria della Camera presieduta dall’On. Bruno Tabacci aveva portato avanti nel 2000.

L’esplosione del fenomeno e-commerce giunta in Italia più tardi rispetto agli altri Paesi europei coinvolge ormai gran parte della popolazione e in particolare i giovani che a qualsiasi ora ordinano e acquistano la merce che deve essere consegnata nel più breve tempo possibile. Amazon non è solo un fatto commerciale o sociale ma anche una modalità di trasporto che cambia il mondo della logistica da quando il grande gruppo americano ha deciso di organizzarsi e strutturarsi la logistica e i trasporti.
La mancanza di competenza e il peso leggero del Ministero dei Trasporti e del Parlamento hanno fatto il resto. Amazon si è organizzata è strutturata nel territorio italiano che seppure in una fase di bassa crescita ha un livello di consumi medio alto e quindi è una interessante terra di conquista per i più bravi e i più decisi. I Sindaci fanno la coda per ospitare i Centri di smistamento.
La disponibilità di manodopera a basso costo, dopo vent’anni di crescita zero, è altissima e pertanto l’espansione di questo colosso che ha anche fatto la scelta importante e positiva di utilizzare in prospettiva veicoli elettrici trova consensi trasversali nel Paese e hanno messo sin qui in minoranza la vice del commercio e dei fattorini addetti alla distribuzione che sovente hanno carichi di lavoro molto alti. Qui dovrebbe intervenire la politica ma la politica incide se conosce i problemi ed è competente nel cercare le soluzioni.
Ma i ragazzi che distribuiscono i pacchi e i negozianti non sono figli di un Dio minore e Governo e Parlamento dovrebbero trovare la sintesi che non limiti il commercio elettronico e la libertà di scelta con carichi di lavoro umani e difenda l’interesse del piccolo commercio.