Troppi set cinematografici a Roma, il Municipio I: “Ripristino della tassa per chi gira film”

Sulla valenza della Capitale come potenziale set cinematografico sussistono ben pochi dubbi. Eppure, utilizzare lo scenario dell’Urbe come scenografia per girare film non comporterebbe esclusivamente dei benefici per la Città eterna. A lanciare l’allarme, è stato il Municipio I, quello del Centro storico che, a proposito dell’arrivo sempre più continuo di troupe straniere pronte a fissare le proprie macchine da presa sulle ambientazioni romane, ha votato (il 13 luglio scorso) una delibera consiliare che mira al ripristino della tassazione sul suolo pubblico occupato dalle compagnie cinematografiche intente a girare le loro scene a Roma, in revisione del precedente provvedimento approvato nel 2004: “I tempi sono cambiati – ha spiegato il consigliere dem Stefano Marin – Roma ha un buco di bilancio spaventoso: troviamo ragionevole che chi gira un film prevalentemente a Roma, paghi il 50% della Cosap”.

Film e disagi

Alla base della proposta dei consiglieri del Pd Marin e Santoloce di ripristinare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico (modificando la delibera 44 del 22 marzo 2004), le numerose proteste di cittadini e comitati di quartiere che, a proposito della presenza delle squadre di operatori presenti a Roma durante le varie riprese, hanno evidenziato numerose criticità rispetto alla presenza dei camion sulle strade, con necessità sempre più frequente di spostare cassonetti e cartelli, e di effettuare manovre e circoscrizione di intere aree con conseguente danneggiamento del manto stradale: “Spesso i camion che restano parcheggiati per giorni rovinano, durante le manovre, la pavimentazione della via. Oppure lasciano lì i resti del set, anche sacchi pieni di immondizia”.

Tassa o risarcimento

Fra le soluzioni avanzate per la modifica della delibera e la conseguente promozione “sostenibile” del volto di Roma, la sottoscrizione di un contratto fra le case di produzione e la municipalizzata Ama, per la pulizia delle strade al termine delle riprese. A ogni modo, la strada che il Municipio I sembrerebbe intenzionato a intraprendere è quella della preservazione del territorio senza, ovviamente, rinunciare a vedere i paesaggi capitolini immortalati in pellicole di successo: “Se il Campidoglio non volesse introdurre la tassa – ha concluso Marin – proponiamo altrimenti alle produzioni di risarcire la città finanziando interventi per il ripristino del decoro urbano”. In sostanza, i “set” romani resterebbero a disposizione, a condizione che la città ne esca migliorata dal punto di vista dell’immagine ma anche intatta da quello del decoro.