Tensioni fra Casamonica e Vigili: 3 fermi

Proseguono le demolizioni delle villette abusive dei Casamonica ma, in Via del Quadraro, la situazione non si è rivelata facile: secondo quanto riferito dalla Polizia locale, infatti, una ventina di persone hanno tentato di forzare l'area interdetta dalle Forze dell'ordine, venendo in contatto con alcuni vigili, aggrediti e spintonati dal gruppo. Alcuni degli autori dei disordini sono stati fermati dai Vigili urbani e, al momento, la loro posizione è al vaglio degli inquirenti. Le tensioni però non sono state limitate ai tafferugli, con alcune persone che hanno bloccato intenzionalmente le strade attorno al Quadraro in segno di protesta contro l'abbattimento delle ville. Nei gruppi che hanno tentato di forzare il blocco dei Vigili sarebbero state presenti anche alcune donne.

Le tensioni

A quanto pare, le tensioni fra Casamonica e vigili urbani sarebbero iniziate nel momento in cui alcuni del gruppo avrebbero manifestato l'intenzione concreta di accendere dei fuochi davanti agli ingressi di sicurezza, reagendo con violenza nei confronti del personale a presidio della villa quando questo ha fatto presente l'impossibilità di procedere all'accensione: prima insulti verbali, poi spintoni (buttando in terra alcuni uomini della Polizia locale), per una serie di tafferugli terminati con il fermo di tre persone. Intanto, altri agenti stavano invitando gli altri gruppi in protesta a rimuovere i blocchi con cui avevano bloccato le strade adiacenti.

Il legale: “Demolizione prescritta”

Il legale della famiglia Casamonica, intanto, ha fatto sapere che, “dopo una attenta analisi” ha “formalizzato un incidente di esecuzione contro l'ingiunzione di demolizione dell'abitazione dei miei assistiti. Dalle mie verifiche emerge che il reato di abuso edilizio su cui si basa l'ingiunzione di demolizione è ormai prescritto”. E ancora: “Contemporaneamente ho notificato al Comune di Roma una istanza di accesso agli atti per verificare la regolarità delle notifiche dei provvedimenti che dispongono lo sgombero e la demolizione delle 8 villette in modo tale da valutare la sussistenza dei presupposti per una eventuale impugnazione dei provvedimenti dinanzi alla Autorità amministrativa. Ho perciò inoltrato anche una pec a Roma Capitale diffidando dal proseguire le demolizioni attendendo gli opportuni riscontri”.