Scatta il piano sicurezza: controlli e bonifiche

E' scattato il piano sicurezza per il derby Lazio-Roma che si svolgerà stasera all'Olimpico. E' massima l'attenzione per il match: controlli e bonifiche hanno interessato già da ieri tutta l'area del Foro Italico, per evitare che vengano introdotti oggetti pericolosi. Ma l'attenzione delle forze dell'Ordine si concentrerà soprattutto su eventuali alleanze con tifoserie ultras di Paesi stranieri; sotto la lente degli organi di Pubblica Sicurezza ci sono aeroporti, scali ferroviari, locali del centro storico e le fermate della metropolitana: l'arrivo di tifosi e gruppi ultras di squadre straniere gemellate con le romane sta richiamando nelle settimane scorse l'attenzione della Questura.

Il raid

Particolare attenzione anche ai gruppetti isolati di tifosi, soprattutto alla luce dell'aggressione avvenuta giovedì scorso in un bar di Casalbertone, alla periferia di Roma, presumibilmente collegata a rivalità calcistiche tra i presenti. Un tifoso romanista, sottoposto a Daspo, è stato aggredito con una mazza da baseball. A quanto ricostruito dalla polizia, era intervenuto per sedare una lite all'esterno. La notizia è stata pubblicata oggi sulle pagine romane del quotidiano Il Messaggero che parla di raid organizzato da tifosi laziali. Ipotesi, questa, che non è stata però confermata: sono infatti ancora in corso le indagini della Digos per identificare gli aggressori.

Strade chiuse

Alcune strade intorno all'Olimpico verranno chiuse al traffico (ad eccezione dei mezzi di soccorso, di pronto intervento e di trasporto pubblico che potranno transitare), dalle 18 di oggi fino a cessate esigenze. Si tratta di Ponte Duca D'Aosta e di alcuni tratti di Lungotevere vicini allo stadio, in entrambe le direzioni. Lo stadio Olimpico verrà diviso in due, con i settori di Curva Nord e Tribuna Tevere destinati ai tifosi della Lazio, e con l'altra metà dell'impianto sportivo (Curva Sud e Tribuna Monte Mario) destinati alla tifoseria giallorossa. Attesi poco meno di 50.000 spettatori dei quali sui 30.000 laziali.