“Grillo lascia il M5S”, ma il leader smentisce: “Una fake, il mio un rapporto indissolubile”

E gli asini volano, con tanto di fotografia che ritrae un equide intento a librarsi in aria con ali da Pegaso. Il post di smentita diffuso da Beppe Grillo sulla sua presunta intenzione di lasciare il Movimento 5 stelle sembrerebbe davvero inequivocabile. L’indiscrezione era filtrata nella giornata del 16 luglio, suscitando curiosità più che scalpore dal momento che non è certo la prima volta che tale notizia arriva a trapelare: l’intento dell’ex comico genovese, come svelato da “Il Giornale”, sarebbe stato di farsi da parte dalla sala di comando del movimento da lui fondato per lasciare via libera a Davide Casaleggio, figlio del cofondatore Gianroberto e figura comunque influente all’interno della cerchia pentastellata. Neanche a parlarne, tuona Grillo: il retroscena svelato dal quotidiano milanese è falso, “una fake” l’ha definita il leader M5S sul suo blog, sottolineando che per lui, “quello con il Movimento 5 Stelle è un rapporto siamese, inscindibile, indissolubile”.

Grillo: “Nessun passo indietro”

Poi (anzi, prima) l’immancabile frecciatina alla stampa, in questo caso all’autore dell’articolo incriminato: “Lo stile è sempre lo stesso: notizie inventate e virgolettati falsi spacciati come retroscena senza nessuna verifica. Per questa gente gli asini volano”. Sulla prosecuzione del suo percorso pentastellato, quindi, Grillo non ha dubbi: “Come ogni membro della nostra comunità mi impegnerò finché avrò forza per il nostro Paese e per il MoVimento 5 Stelle e invito ognuno di voi a fare altrettanto”. Un mantra che, secondo il leader, sarebbe ancora più valido in vista delle politiche: “Nessuno può permettersi passi indietro. Avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza, tutto il nostro entusiasmo e tutta la nostra forza”.

A proposito delle “fake” che, secondo Grillo, sarebbero apparse nel tempo, il leader ne ha elencate alcune: “Anche Grillo e Casaleggio vogliono farsi una banca, Grillo vara la supertassa; Nel mirino gli stipendi superiori a 3.500 euro; Il ‘piano salute’ del M5S: guerra totale alle medicine; Casaleggio accusa Grillo: un casinaro, il flop colpa sua e altri. Tutti articoli che col tempo si sono rivelati falsi”.