Roma vota ma niente quorum

Roma ha votato ma, a conti fatti, non tutta la schiera di votanti ha partecipato alla discussione sul futuro di Atac: il referendum indetto per determinare la privatizzazione o meno della municipalizzata dei trasporti ha visto accorrere alle urne appena il 16% degli aventi diritto, dato lontano dal quorum fissato al 33,3%. Un risultato certamente deludente per chi sperava in una messa a gara del trasporto pubblico, dal momento che stando così le cose Atac resterà pubblica: “Nelle condizioni date siamo soddisfatti di come i romani hanno risposto – ha spiegato il deputato dei Radicali Riccardo Magi, fra i principali promotori del referendum -. C'è poi la questione quorum. Il Campidoglio lo ha tolto per i referendum lo stesso giorno in cui ha indetto questo. A nostro avviso il quorum non c'è quindi impugneremo la questione davanti al Tar”. A leggere i risultati, oltre il 70% dei votanti ha scelto la messa a gara, quando lo scrutinio è giunto al 74% delle sezioni.

Il voto

Le urne si sono chiuse alle 20.00 e, in quel momento, è iniziato il conteggio delle schede: stando ai dati forniti dal Campidoglio, alle 16.00 l'affluenza si attestava all'8,95% ma, in realtà, durante il corso della giornata non è mai parso che il quorum fosse raggiungibile, vista anche la scarsa affluenza registrata dai vari municipi. La linea di galleggiamento è stata raggiunto dal II e dall'I, rispettivamente con il 14,23% e l'11,93% alle 16. Percentuali a picco, invece, nelle periferie (dove assieme a quelli Atac circolano i mezzi Tpl): appena il 5% nel grande Municipio VI, quello di Tor Bella Monaca. In tutto, hanno votato 386.900 cittadini su 2.363.989 iscritti al voto, con il Municipio II di San Lorenzo-Parioli che, alla fine, si è attestato al 25,25%.

Nodo tessera elettorale

Alcuni problemi si sono riscontrati durante la votazione e, addirittura, pare che in alcuni municipi sia stato impedito agli elettori di votare. Il nodo è stato attorno alla tessera elettorale, ritenuta necessaria in alcuni seggi nonostante la circolare del Campidoglio parlasse di un referendum consultivo aperto ai votanti “anche se sprovvisti di tessera elettorale e che la tessera elettorale, eventualmente esibita, non deve essere timbrata come attestazione di voto”. Un inconveniente ripreso dallo stesso Magi, secondo il quale “non poter esercitare regolarmente il diritto di voto è un fatto gravissimo… Oltre ai presidenti che impediscono di votare a chi è sprovvisto di tessera elettorale, mentre il regolamento afferma con inequivocabile chiarezza che per accedere alle urne è sufficiente il documento di identità, c'è anche da segnalare che alcuni seggi non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle Forze dell'ordine e si riscontrano problemi anche in alcuni ospedali”.

 

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La sindaca

Emblematico il commento della sindaca di Roma, Virginia Raggi: “Atac resta dei cittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti”.