ROMA, IL GOLPE DELLA MONNEZZA

“Non solo il giustizialismo, anche i conflitti di interesse per il M5S valgono solo se riguardano gli altri. La posizione dell”assessore Muraro a questo punto è molto complicata. Il sindaco Raggi chiarisca subito il ruolo della consulente nelle passate gestioni e ne tragga le conseguenze”. E’ ciò che dice il senatore del Pd Andrea Marcucci, dunque di parte, ma fotografa bene la situazione incandescente sul tema dei rifiuti a Roma e a che livello sia ormai lo scontro politico tra Pd e M5S. La replica del neo sindaco di Roma è al vetriolo: “Credevano che avremmo subito passivamente i loro attacchi. #OperazioneTrasparenza. Ripuliamo Roma, in tutti i sensi”, ha scritto su Twitter Virginia Raggi, in merito alle polemiche sui presunti conflitti di interesse del suo assessore all”Ambiente, Paola Muraro.

Ma qual è il motivo del contendere? Paola Muraro, attuale assessora all’Ambiente di Roma nella giunta Raggi, ricevette consulenze dall’Ama per un valore pari a un oltre un milione di euro, in un crescendo che dai 30mila euro del 2004 è arrivato a triplicare con l’ultimo contratto finito nel giugno scorso. Un evidente conflitto di interessi, per l’opposizione. Ma la diretta protagonista, sempre utilizzando internet, si difende: “Il sistema di partiti e dirigenti che ha ridotto Roma, le sue vie, i suoi monumenti, le sue periferie in vergognosi esempi di degrado e inefficienza ha paura. Per la prima volta nella storia – scrive Muraro sul blog di Grillo – questo sistema si trova di fronte un gruppo di persone, dal sindaco Virginia Raggi, alla sottoscritta e a tutta l”amministrazione che ha un solo obiettivo: ripulire la città e liberare Ama da chi l”ha ridotta al collasso. Ci vorrà del tempo per rimediare a quello che hanno fatto, e i cittadini ne sono consapevoli”.

“Molte falsità – continua – sono state scritte sul mio conto. Primo: io non ho nessun conflitto di interessi: lavorare in qualità di consulente è legittimo. Sono un’esperta in materia di rifiuti e ho prestato le mie competenze per numerose aziende. La mia professionalità’ può incidere positivamente sulla guida del mio assessorato all”Ambiente a Roma- prosegue Muraro – Quello che in qualsiasi azienda, in qualsiasi amministrazione sarebbe considerato un valore aggiunto, cioè competenza ed esperienza, viene usato dai vecchi partiti come fossero elementi negativi, perché tremano davanti alla volontà politica di sistemare i danni che loro stessi hanno causato.

“Hanno scritto anche del milione di euro per le mie consulenze in 12 (dodici) anni (dal 2004 al 2016). Mi faccio i conti in tasca: corrisponde a una media di 90.880 euro l”anno al lordo di tasse, previdenza, assicurazioni e spese per lo svolgimento dell”incarico. Considerando le ore prestate per la mia attività professionale si ottiene un compenso lordo pari a 76 euro al giorno. Vi sembra una cifra folle? È’ folle la strumentalizzazione che ne fanno. Senza contare che la mia consulenza nella controversia contro il proprietario della discarica di Malagrotta, Cerroni, ha prodotto per Ama, l”azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti, un risparmio pari a 900 milioni”.

Il tema dell’incompatibilità comunque resta. “Credo che sindaco Raggi sia stata manipolata da iniziative non sue – ha detto invece Daniele Fortini, Presidente dimissionario Ama, ospite di Serena Bortone ad Agorà Estate RaiTre. – Chi doveva prendere decisioni non lo ha fatto: le responsabilità sono distribuite su tutti”.

Mentre ancora infuria la polemica, esce la notizia di un’altra consulenza. “Un nuovo conflitto di interessi per l”assessore Muraro – afferma la deputata Dem, Stella Bianchi, componente della Commissione di inchiesta sui rifiuti -. Apprendiamo dai giornali che Paola Muraro era nello stesso periodo consulente sia di Ama sia di Bioman, una società veneta che ha vinto appalti con Ama per il compostaggio dell”organico. E, ovviamente senza voler fare connessioni, proprio l”attuale assessore Muraro si è sempre opposta proprio alla realizzazione di un impianto per il trattamento dell”organico in quello che doveva essere l”eco distretto di Rocca Cencia. Non c’è più, quindi, solo il conflitto di interessi legato alla consulenza decennale per oltre un milione di euro con Ama. Ogni piega della vicenda riserva un intreccio inquietante sui quali fare la massima chiarezza”.

Accusa respinta al mittente: “La consulenza è’ stata limitatissima e rivolta allo sviluppo delle procedure sulla qualità della gestione, di cui la dottoressa Muraro è esperta”, ha detto Fabio Piovesan, amministratore delegato Bioman.

Manipolata, dunque è l’accusa fatta alla Raggi. Incompatibile quella alla Muraro. Che di contro parla addirittura di “golpe”. “La cittadinanza assume ora un ruolo cruciale e vincolante per la democrazia – ha detto Muraro -: sta ai romani, oltre alle speculazioni dei media e agli anatemi delle opposizioni, comprendere chi è la causa della fase di pre-emergenza che attraversa Roma, chi pur di fare in modo che nulla cambi sceglie di sacrificare la città pianificando un vero e proprio golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria di Virginia Raggi”.

E Raffaele Cantone, presidente della Autorità nazionale anti-corruzione spesso intervenuta, in varie regioni e in diverse città, nel settore degli appalti per i rifiuti (che a Roma dialettalmente si chiamano “monnezza”), è pronto per accendere i riflettori anche sulla Capitale. Secondo Cantone “i rifiuti sono uno dei più grandi affari che girano intorno alla pubblica amministrazione” e “la vera questione è superare la centralità delle discariche.