Roma è sicura, Parigi no

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Roma, con un tasso di 0,5 omicidi ogni 100 mila persone, è una delle città dove quel tipo di reati avviene meno frequentemente in Europa. E il vecchio continente  è già nettamente più sicuro rispetto alle Americhe e all'Africa. “Roma è poi nettamente più sicura di Londra, Parigi e Berlino, stando al solo dato sugli omicidi- documenta l’Agi-. Anche in Italia poi, al contrario di quanto accade a Milano e Napoli, Roma risulta avere una percentuale di omicidi sul totale di quelli denunciati più bassa rispetto alla percentuale di popolazione d'Italia che risiede nella capitale”.

Escalation parigina di violenze

“Parigi sprofonda pericolosamente nella spirale dei furti e delle violenze”, lancia l'allarme Le Figaro. Un'ampia inchiesta pubblicata dal quotidiano rivela i dati trasmessi dal prefetto, Didier Lallement, ai mini-sindaci delle 20 circoscrizioni della capitale francese. Mentre parte il conto alla rovescia per le elezioni municipali del 2020, le aggressioni dolose contro le persone sono schizzate del 9% a Parigi, per un totale di oltre 35.000 da inizio anno. Un dato che considera sia le aggressioni spontanee, magari in strada in seguito ad un diverbio tra automobilisti, sia quelle dei ladri o borseggiatori volte al furto o allo scippo. “Nel centralissimo quarto arrondissement di Parigi, tra il Marais ultra-frequentato dai turisti e l'Hotel De Ville, questo tipo di aggressioni sono schizzate, in appena nove mesi, del 70%, passando da 285 a 487. Dati non meno allarmanti per il 1/o arrondissement tra i Giardini delle Tuileries, il Louvre e il Beaubourg, dove le violenze legate ai furti sono salite di oltre il 40%, per oltre un migliaio di casi segnalati- riferisce l’Ansa– Solo quattro circoscrizioni (quinta, ottava tredicesima e quindicesima) registrano un miglioramento, anche se piuttosto timido. Tra l'altro, sempre a Parigi, è cresciuto del 17,1% da inizio anno anche il furto di moto e motorini. Mentre sono aumentate del 7,2% le spedizioni dei ladri in casa. Tra gli elementi positivi, invece, il calo delle rapine a mano armata (-15,3%). Al centro delle cronache dopo l'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso mentre difendeva la ragazza da una rapina, Roma resta comunque una delle capitali europee più sicure.

Crimini commessi

Il tasso di omicidi è di 0,5 ogni 100mila persone, molto più basso rispetto a Londra, Parigi e Berlino. Andiamo allora a vedere cosa dicono i dati in proposito. L’Agi analizza quale sia la situazione dei reati commessi a Roma, nel contesto italiano. Nel comune di Roma al primo gennaio 2019 risiede circa il 4,7 per cento della popolazione italiana (2,86 milioni di persone su 60,36 milioni totali). Prendiamo questo dato per un confronto sulla percentuale dei reati che vengono commessi nella capitale. Per quanto riguarda il loro numero complessivo, con 180.135 delitti denunciati (dati 2017) possiamo dire che nel comune di Roma si commette il 7,5 per cento del totale nazionale (2.429.795). Si tratta di delitti “denunciati”: per alcune categorie, come ad esempio i furti, che non sempre vengono denunciati dalla vittima alle forze dell'ordine, questo è un dettaglio che può avere un impatto significativo. Per gli omicidi tuttavia, che sono il reato su cui ci concentreremo maggiormente, la questione non dovrebbe essere particolarmente rilevante. Relativamente quindi ai dati relativi ai singoli reati, nella capitale si commette il 3,8 per cento degli omicidi volontari (14 su 368), il 9,2 per cento dei furti (116.885 su 1.265.678), l'8,5 per cento delle rapine (2.600 su 30.564), il 6,5 per cento delle violenze sessuali (303 su 4.634, mentre gli stupri sono un sottoinsieme di questa categoria non preso in considerazione dai dati Istat) e l'11,8 per cento dei reati di associazione a delinquere (72 su 611). L’Agi evidenzia come a Roma ci sia una leggera sproporzione tra i reati commessi e la popolazione residente. La situazione è diversa se guardiamo ai soli omicidi: nonostante nella capitale risieda il 4,7 per cento circa della popolazione residente in Italia, viene qui commesso il 3,8 per cento degli omicidi volontari. Restando in Italia, l’Agi  articola un confronto con Milano e Napoli, la seconda e la terza città per abitanti del Paese. Nel comune di Milano risiede circa il 2,3 per cento della popolazione italiana (1,38 milioni su 60,36 milioni) e a Napoli l'1,6 per cento (960 mila su 60,36 milioni).

Il paragone con le altre città

Nel capoluogo lombardo viene commesso il 6,1 per cento del totale dei reati denunciati, il 3 per cento degli omicidi, il 7,4 per cento dei furti, il 9,7 per cento delle rapine, il 6,6 per cento delle violenze sessuali e l'1,8 per cento dei reati di associazione a delinquere. Nel capoluogo campano viene commesso  il 2,5 per cento del totale dei reati denunciati, il 3,8 per cento degli omicidi, il 2,7 per cento dei furti, l'8,4 per cento delle rapine, l'1,4 per cento delle violenze sessuali e il 4,6 per cento dei reati di associazione a delinquere. Dal confronto tra le tre principali città italiane emergono alcuni dati interessanti. Per prima cosa, in tutti e tre i casi la percentuale dei reati denunciati sul totale è più alta della percentuale della popolazione residente sul totale. Roma, poi, risulta in controtendenza rispetto alle altre due città proprio per quanto riguarda gli omicidi: mentre a Milano la percentuale degli omicidi sul totale è molto simile a quella delle popolazione sul totale (3 per cento contro 2,3 per cento), e a Napoli gli omicidi sono percentualmente molti di più della popolazione (3,8 per cento contro 1,6 per cento: più del doppio), a Roma gli omicidi sono il 3,8 per cento del totale a fronte di una popolazione residente che il 4,7 per cento del totale. Il confronto tra i dati a livello europeo si focalizza in particolare sugli omicidi.

Le statistiche internazionali

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine diffonde dati sul tasso di omicidi (ogni 100 mila persone) nelle principali città europee. Roma, con 19 omicidi (dato aggiornato al 2015), risulta avere un tasso di 0,7 omicidi ogni 100mila persone. Con il dato 2017 di 14 omicidi il tasso aggiornato sarebbe di 0,5 su 100mila. Stando agli ultimi dati disponibili, la situazione è peggiore in tutte le altre grandi capitali europee: Parigi ha un tasso di 1,3 omicidi ogni 100mila persone (28 vittime), Londra 1,2 su 100mila (109 vittime) e Berlino 1,4 su 100mila (48 vittime). “Dunque rispetto alle principali capitali europee Roma è più sicura, da un punto di vista degli omicidi”, osserva l’Agi. Allargando il quadro ai dati relativi alle capitali degli altri Stati medi e medio-grandi dell'Unione europea, si comprende ancora meglio la situazione. Madrid (0,6), Atene (0,7), Amsterdam (2,2) e Bucarest (0,8) hanno – chi più chi meno – un tasso di omicidi superiore a quello di Roma. Solo Varsavia ha un dato identico a quello di Roma, dello 0,5.  In nessuna delle altre principali capitali europee è poi registrato un dato più basso. Le capitali con i tassi più alti sono Bratislava (3,5/100mila) e Bruxelles (3,2 su 100mila).