Rifiuti a Roma: paura epidemia

Continua l'emergenza rifiuti nella Capitale. Dopo le segnalazioni di accumuli di rifiuti nel settore nord della città, la notte romana è stata illuminata dai roghi di svariati cassonnetti. Nella notte, attorno alle 4:30, i Carabinieri e i Vigili del fuoco sono intervenuti in via Adolfo Gandiglio e in via dei Colli Portuensi per spegnere le fiamme divampate attorno ai cassonetti di proprietà di Ama. Nel quartiere Portuense hanno preso fuoco 4 cassonetti e in via dei Colli Portuensi le fiamme si sono propagate coinvolgendo e danneggiando il lato posteriore di un’automobile colà parcheggiata. Al momento, non è esclusa alcuna ipotesi e sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia Roma Eur. Vanno accertate le cause degli incendi anche a fronte di analoghi episodi che si sono verificati in altre zone della città nei giorni scorsi. Peserebbe, comunque, la diffusa intolleranza dei cittadini romani verso cassonetti stracolmi dove il pattume, complice il caldo estivo, va in putrefazione. Così, se per l'amministrazione capitolina risulta difficile provvedere allo smaltimento del pattume, molti provvedono “da sé”:

Il precedente sulla Prenestina

Nella notte scorsa, i Vigili del fuoco, con le squadre del comando di Roma, sono intervenute sulla Prenestina, e precisamente in via Teano, per estinguere un altro rogo. Nel pattume un cumulo sono stati rinvenuti materiali plastici di vario tipo, siti dentro una struttura muraria fatiscente di circa 200 metri quadrati e collocati entro un terreno privato. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme ed eseguito lo smassamento del materiale interessato dall'incendio, interessandosi che nessuno fosse stato interessato dai fumi tossici. Per questo motivo, sul luogo hanno operato il personale Vvf Gos (Gruppo operativo speciale) Movimento terra e il Capo turno provinciale. Rispondendo ieri durante il Question Time alla Camera, il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha rassicurato: “non ho ricevuto segnalazioni di rischio epidemiologico”. Tuttavia, come già successo nel gennaio scorso, il sospetto di un allarme sanitario rimane. Dalle colonne del quotidiano Il Messaggero, il direttore del Servizio Igiene e sanità pubblica, Fabrizio Magrelli, invita, però, a non sottovalutare la situazione: “Quello che abbiamo di fronte è una grandissima emergenza igienica”, imputando i rischi alla diffusione microbica dai rifiuti in fermentazione, come visibile dai vermi che infestano i cumuli. I rifiuti, inoltre, attirano animali come i ratti, da sempre vettori di malattie. 

Cinghiali a Cassia e Primavalle

Negli ultimi giorni, l'odore del pattume ha attirato diversi cinghiali. Le segnalazioni, che nella maggioranza provengono da Roma nord, continuano ad aumentare. A spaventare i condomini dei quartieri di Cassia e Primavalle è l'approssimarsi delle bestie nelle isole ecologiche prospicienti i condomini. La riserva naturale nell'area presenta buchi nelle recinzioni in diversi punti e questo favorisce la “fuga” delle bestie affamate. Diversi avvistamenti sono stati riscontrati anche a Boccea e Battistini, finanche in prossimità della Tomba di Nerone.