Restano in carcere 4 collaboratori di Parnasi

Restano in carcere Gianluca Talone, Simone Contasta, Giulio Mangosi e Nabor Zaffiri, collaboratori di Luca Parnasi, raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma e accusati di associazione per delinquere. Lo ha deciso il tribunale del riesame della Capitale. 

Domiciliari confermati

Arresti domiciliari confermati, invece, per Luca Lanzalone. L'ex presidente di Acea, ha scritto il gip di Roma Maria Paola Tomaselli nel provvedimento con cui ha confermato la misura cautelare, ha reso “giustificazioni inverosimili contraddette dai dati probatori esistenti in relazione alle utilità ricevute“. L'avvocato genovese, prosegue il giudice, “in sede di interrogatorio di garanzia ha reso dichiarazioni non solo del tutto svincolate, ma anche contrastanti con i dati probatori acquisiti“.

Esigenze cautelari

Per il magistrato, quindi, sussiste “il pericolo di inquinamento probatorio e recidiva elevato dovuto alle relazioni con organi di vertice della politica e dell'amministrazione”. Lanzalone, a suo dire, “ha dimostrato di godere di una rete di relazioni assai ampia e di una notevole capacità di influenzare le decisioni di organi di vertice della politica e dell'amministrazione, nonché di una notevole disinvoltura nel ricorrere, per svolgere attività di consulenza legale, anche a intestazione fittizie”. Secondo il gip, inoltre, Lanzalone “ha dimostrato spregiudicatezza e pervicacia nell'asservire la propria pubblica funzione al privato”.