RAGGI LAVORA A UNA SQUADRA ANTI CORRUZIONE, MA SULLA GIUNTA E’ INDIETRO

Virginia Raggi lavora per “cambiare verso a Roma”. Tradotto dal grillino significa: più trasparenza e lotta alla corruzione. Il ritorno alla legalità è una priorità. Da essa dipendono i destini della città, ancora alle prese con le scorie di Mafia Capitale. Per questo, secondo quanto riportato dal Messaggero, la neo sindaca starebbe pensando a un’idea innovativa: una cabina di regia interna al Campidoglio formata da dirigenti onesti, magistrati della corte dei Conti ed esperti dell’Anac.

Nei giorni scorsi Raggi ha letto la relazione sul Comune che gli è stata presentata dall’ex commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca. Il documento è inquietante, parlando di “pericolose relazioni tra le organizzazioni criminali e l’area istituzionale, con possibili devianze dell’apparato burocratico-amministrativo locale”. E proprio per scongiurare, in sede di appalti, il “frequente ricorso alla procedura negoziata” e “l’elevata frammentazione delle procedure e delle stazioni appaltanti” Raggi starebbe pensando a una squadra anti corruzione. Anche perché, dicono i più vicini al primo cittadino, “Virginia conosce l’amministrazione da appena 2 anni”. E la mancanza di esperienza rende necessario un aiuto, specie in temi spinosi come questo.

Intanto in Campidoglio si lavora per completare la giunta. I numerosi rinvii sulla squadra di governo hanno consentito alle altre forze politiche (Pd in testa) di inaugurare la lunga stagione delle polemiche. Su questo Raggi ci ha messo del suo. In campagna elettorale aveva promesso di presentare i suoi assessori prima dell’ultimo confronto con Giachetti. Poi ha assicurato che la comunicazione dell’esecutivo capitolino sarebbe avvenuta nel giorno dell’insediamento. Ora la data buona è il 7 luglio, giorno in cui si svolgerà la prima riunione dell’Assemblea capitolina. Ulteriori ritardi sarebbero davvero sconvenienti.