RAGGI, AL VIA IL MANDATO IN CAMPIDOGLIO: A ORE LA GIUNTA

Inizia l’avventura in Campidoglio per Virginia Raggi. Le ultime ore, per la neo sindaca di Roma, sono servite per incontrare i pezzi da 90 del direttorio pentastellato. Significativo il vertice di un’ora a Montecitorio con Luigi Di Maio, utile per fare il punto della situazione e indicare le priorità cui mettere mano. Tra queste c’è la questione delle municipalizzate, con l’ad di Atac, Marco Rettighieri, e Daniele Fortini (Ama) pronti a formalizzare le proprie dimissioni. Si tratta di un atto formale che consentirà alla prima cittadina di avere le mani libere nella gestione delle due aziende. In posizione più attendista Acea, che vuole prima capire come si muoverà Raggi.

Intanto prende forma la giunta capitolina. L’avvocatessa grillina sembra aver fugato gli ultimi dubbi sulle caselle ancora da riempire. Dopo aver scelto Bergamo (Cultura), Lo Cicero (Sport e Politiche giovanili), Berdini (Urbanistica), Raggi sembra orientata ad affidare incarichi esecutivi anche a Pronello (Trasporti) e Blandini (riorganizzazione delle partecipate). Non ci sarà, dunque, ancora molto da attendere per capire quale squadra governerà Roma nei prossimi 5 anni.

Negli intenti del M5s quella di Raggi dovrebbe essere un amministrazione di rottura. Cioè in grado di spezzare quegli interessi cristallizzati emersi nello scandalo Mafia Capitale e cui ha più volte fatto riferimento l’ex sindaco Ignazio Marino. Per questo sta puntando a una giunta per lo più tecnica, politicamente trasversale (nonostante una certa tendenza a sinistra), che il Movimento 5 Stelle terrà sotto controllo con i consueti strumenti. Uno su tutti: il codice ci comportamento, che gli assessori dovranno firmare, il quale prevede penali da 150 mila euro.