Raggi a Lorenzin: “I non vaccinati rimangano a scuola”

Voto unanime, da parte dell'Assemblea capitolina, sulla mozione che consente ai bambini non vaccinati di concludere l'anno scolastico 2017-2018 senza interruzione della continuità didattica, ritenendo “la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell'attività e del percorso educativo considerando quest'ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità”. Una decisione a seguito della quale la sindaca ha scritto ai ministri della Salute e dell'Istruzione, Beatrice Lorenzin e Valeria Fedeli, al presidente del Lazio Zingaretti e dell'Anci, Antonio Decaro, per informarli dell'avvenuta votazione e della posizione del Comune in merito alle vaccinazioni obbligatorie.

La mozione

Con tale mozione, ha sottolineato la sindaca, si andrà a “salvaguardare la linearità di percorso di un bisogno educativo che non si può negare per alcun motivo plausibile e che si tratta invece di garantire, consentendo a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di giungere alla conclusione dell'anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta nella frequenza e nella totale continuità educativa e didattica”. Critica anche la posizione nei confronti delle sanzioni previste per i genitori che non hanno adempiuto agli obblighi vaccinali dei propri figli, per i quali è prevista “una multa in proporzione all’entità della mancanza” la quale, però, “almeno nella scuola dell’obbligo e a differenza della scuola dell’infanzia, non obbliga all’allontanamento del loro bambino. Come se non fosse il contagio la preoccupazione principale del legislatore, quanto piuttosto la sanzione amministrativa da comminare ai genitori colpevoli di omissione. Ma se è così, appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l’attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso”.

Replica Pd

Torna quindi a crearsi una divergenza, sul tema vaccini, fra Comune di Roma e Ministero della Salute dopo le controversie dei mesi scorsi legate al termine fissato (il 10 marzo) per la presentazione della documentazione che comprovi l'avvenuta vaccinazinoe. Anche durante la votazione in Aula Giulio Cesare non sono mancate le tensioni, con i rappresentanti del Partito democratico che hanno abbandonato la seduta in segno di protesta. Successivamente, attraverso le parole del responsabile Aree metropolitane, Luciano Nobili, i dem hanno commentato la decisione dell'Assemblea come “irresponsabile e pericolosa”, spiegando che “la sindaca Raggi è senza vergogna e gioca con la salute dei bambini. Dietro la scusa della continuità didattica strizza l'occhio alla comunità no vax, dando copertura istituzionale alle loro posizioni”.