Raggi: assente al Consiglio straordinario

Al via il Consiglio straordinario per lo Stadio della Roma. Peccato che la seduta sia stata subito sospesa. Neanche il tempo di iniziare che il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito ha idovuto interrompere i lavori.

I fatti

Quando De Vito ha dato la parola all'assessore competente, quello all'Urbanistica, Luca Montuori, i consiglieri di Pd e Sinistra per Roma, Giulio Pelonzi e Stefano Fassina, hanno infatti iniziato a gridare fermando il discorso di Montuori. “Quando interviene la sindaca? I romani hanno eletto Virginia Raggi”. Per poi intonare insieme agli altri consiglieri di centrosiniostra un coro per invocare Virginia Raggi “Sindaca, sindaca, sindaca”.
Le opposizioni hanno sottolineato come a convocare il consiglio straordinario fosse stata proprio la prima cittadina e per questo la sua assenza “sarebbe stata ingiustificabile”. La conferenza dei capigruppo aveva scandito così i tempi della discussione in Aula: 40 minuti per la Giunta e tre ore per i consiglieri, due per le opposizioni e una per la maggioranza.

L'intervento di Montuori

Durante il suo intervento, Montuori ha affermato che: “A differenza di quello che dice qualcuno con il nuovo prgetto l'interesse pubblico non è stato assolutamente ridotto, ma è stato ampliato, perchè è stato ampliato il quadro di riferimento in cui si svolge il progetto: non più solo le aree del progetto, ma ne beneficeranno tutti i cittadini del quadrante tra Roma, Tor di Valle e Ostia e chi arriva in città da Fiumicino e Civitavecchia“.

Montuori ha poi ricordato cosa spinse la Giunta Raggi a rivedere il progetto precedente: “Tra le esigenze emerse è stata prioritaria la necessità di limitare l'impatto dell'intervento nella zona e di rivedere le quantità di superfici private edificabili nell'ottica di un maggiore equilibrio tra destinazioni sportive e aree dedicate ad attività direzionali e commerciali. In questo modo è stato possibile riequilibrare quella che ritenevamo una forzatura evidente riguardo alla realizzazione di opere in un'area in cui l'edificabilità veniva più che triplicata rispetto alle previsioni del Piano regolatore“.

Per l'assessore inoltre: “Nella precedente delibera c'era poca chiarezza intorno all'obiettivo principale, quello di portare almeno metà dei tifosi allo Stadio con i mezzi pubblici, quindi nella 32 non abbiamo fatto altro che recepire le soluzioni già indicate da uffici ed enti pubblici che forse alcuni avrebbero dovuto già leggere prima. Abbiamo reso le previsioni edificatorie più funzionali alla struttura, non poteva essere uno Stadio con un business park intorno, ma innanzitutto uno Stadio. Le opere pubbliche oggi sono più ampie, necessarie e vere rispetto alle precedenti, riteniamo che il nuovo equilibrio raggiunto realizzi un quadro di sostenibilità generale del progetto, riducendo l'impatto edificatorio e riducendo del 50 per cento il passaggio di persone ogni giorno dall'ansa di Tor di Valle“.