Protocollo Comune-Coldiretti: via alle pecore tosaerba

Con il protocollo d'intesa siglato fra Comune di Roma e Coldiretti, si compie il primo passo verso l'ecopascolo romano: in 20 aree verdi infatti, per la maggior parte i parchi della periferia, gli agricoltori potranno ora sfalciare l'erba in modo gratuito con i propri mezzi per poi utilizzarla come nutrimento per i propri animali. Ma nel protocollo si prevede anche che, in alcune di queste aree (in prevalenza in quartieri al di là del Raccordo), il taglio dell'erba potrà essere effettuato proprio utilizzando le greggi di ovini, ricalcando quanto già in atto nel parco della Caffarella, dove oltre 2 mila pecore sono già state impiegate in una veste di “tosaerba” allo scopo di sfoltire l'erba dei prati.

Raggi: “Ovini nella campagna romana”

A partire dalla nuova intesa Comune-Coldiretti, saranno circa 50 mila gli ovini utilizzati nelle aree periferiche della Capitale, dove si trovano parchi molto grandi che, nella quasi totalità dei casi, confluiscono nella campagna romana: “Chiariamo subito – ha spiegato la sindaca Virginia Raggi -: noi non porteremo le pecore nel centro di Roma ma le porteremo in aree della campagna romana a loro sottratte. Tra quelle citate nel protocollo il parco di via Tobagi, quello di Centocelle, il parco degli Acquedotti, quello di Tor de' Cenci, il Pineto, Valle Aurelia, la tenuta dell'Inviolatella e la zona di Tor Crescenza-Acqua Traversa”.

Montanari: “Pecore? Una possibilità”

Un totale, dunque, di una ventina di aree verdi: “Dalla prossima settimana – ha affermato l'assessore all'Ambiente del Campidoglio, Pinuccia Montanari – avremo un quadro di tutte le aree dove avverra' la fienagione e di quelle dove avverrà il pascolo. Quella delle pecore è una possibilità, ci stiamo lavorando, dobbiamo capire come farlo, la pecora e' un animale che funziona molto bene nella prevenzione. La pecora non e' un tagliaerba, non puo' mangiare l'erba alta un metro. E' un animale che viene curato, tosato, pulito, quindi per la loro tutela dobbiamo studiare bene dove potrebbero essere utilizzate”.