Protocollo Campidoglio-Anac in scadenza, Raggi: “Sarà rinnovato”

Il protocollo tra Campidoglio e Autorità nazionale anticorruzione “sarà presto vigilato e saranno dati più poteri alla vigilanza”. Virginia Raggi rassicura i romani dopo l’articolo del Messaggero che aveva sollevato il problema. Secondo il quotidiano capitolino una dimenticanza della giunta pentastellata rischiava di far saltare una collaborazione fondamentale per il Comune, attivata poco dopo la deflagrazione dello scandalo Mafia Capitale. In particolare la sindaca non avrebbe riattivato il “protocollo di vigilanza collaborativa” con l’Anac di Raffaele Cantone, risultato decisivo sia dopo l’avvio dell’inchiesta “Mondo di mezzo“, sia durante i lavori per il Giubileo Straordinario della Misericordia.

 

Il protocollo era stato firmato dall’allora sindaco Ignazio Marino il 29 luglio del 2015 e, come si legge nell’articolo 7 del documento “ha durato di un anno ed è rinnovabile”. La partnership tra l’Anticorruzione e il Campidoglio è servita a controllare tutti gli appalti, le gare pubbliche, i contenziosi. “Sempre come si legge dal protocollo – scrive il Messaggero – la prima modalità prevedeva che gli atti più importanti del Comune fossero trasmessi all’Anac prima della loro formale adozione. Cosa che non sta più avvenendo. Anche se l’Anac non ha mancato di bacchettare il Campidoglio soprattutto sulle nome dello staff della Raggi. Che a a quattro mesi dall’insediamento non ha ancora attivato il protocollo”.