Primamavalle: 33 arresti tra pusher e vedette

Maxi blitz dei carabinieri della compagnia di Trastevere contro pusher e vedette a Roma e in provincia di Latina. Dalle prime luci dell'alba di oggi, martedì 24 settembre, i militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di 31 persone, nonché una ordinanza emessa dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Roma nei confronti di 2 minori.

Microcriminalità

Le indagini guidate dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno consentito di accertare l'esistenza di un'associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti composta da soggetti residenti o domiciliati nel quartiere di Primavalle, in un'area di edilizia popolare. Nello specifcico, si tratta di una rete di spacciatori e vedette che operavano prevalentemente le case popolari. Nel corso delle indagini, a riscontro dell'attività, sono state già arrestate 22 persone in flagranza di reato. Primavalle ha una storia legata alla povertà. La borgata venne inaugurata ufficialmente nel 1939 e si sviluppava lungo l'asse viario centrale di Via della Borgata di Primavalle (oggi via Federico Borromeo). Caratteristiche della nuova borgata sin dalla costruzione erano l'estrema povertà degli abitanti e la carenza di servizi pubblici soprattutto per i collegamenti con il centro della città, situazione che si è protratta per molti anni dopo il secondo dopoguerra. Il quartiere venne completato negli anni cinquanta e sessanta, con la costruzione di nuove case popolari a cui si affiancano palazzi privati. Tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta si assiste ad alcuni interventi di riqualificazione che determineranno l'attuale assetto, divenuta una zona semi-periferica di Roma. Data la situazione di disagio economico di gran parte della popolazione, alimentata anche da consistenti flussi migratori di persone in cerca di fortuna che hanno popolato la borgata tra gli anni 50 e 70, la zona è stata nel tempo, e in parte lo è tuttora, luogo di microcriminalità specializzata soprattutto nello spaccio di stupefacenti.