Polemica sul 2 giugno, Fico: “Dedicato a migranti e rom”

Festa, colori e, tutto sommato, anche una bella giornata hanno accompagnato le celebrazioni per la tradizionale parata del 2 giugno in Via dei Fori Imperiali, iniziata con l'arrivo del Capo dello Stato al Vittoriano e, poi, proseguite con la sfilata militare davanti alle principali e applaudenti cariche dello Stato schierate sul palco, affiancate dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli. Un clima di festa, quindi, iniziato con la deposizione di una corona di fiori al monumento del Milite Ignoto e conclusa dallo sfrecciare dei jet delle Frecce Tricolori. Tutto da procedura dunque, come ogni 2 giugno caratterizzato da un'atmosfera patriottica e un corredo di Forze armate pronte per essere omaggiate per il loro impegno quotidiano nella tutela e nell'assistenza continua del Paese. Il neo, a ogni modo, c'è e arriva sul fronte politico: ha fatto (e fa) discutere, infatti, la dedica arrivata dal presidente della Camera, Roberto Fico, il quale ha spiegato (anche in riferimento al tema della festa, l'inclusione) poco prima dell'inizio della parata, “oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti”.

La polemica

Pur chiarendo che “non ci devono essere polemiche sterili e strumentali, oggi  è la festa di tutti” e che “nel cielo sventola la bandiera della Repubblica, che significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che si trovano sul nostro territorio”, a stretto giro è arrivata anche la replica del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il quale ha dato la sua versione via Twitter: “Io dedico la Festa della Repubblica all'Italia e agli Italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l'onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli”. E ancora: “Qua c'è gente che rischia la vita per difendere l'Italia nel mondo e sentire il presidente della Camera che si tratta della festa dei migranti e dei rom a me fa girare le scatole”.

Mattarella: “Attenzione e rispetto reciproco”

Un neo che, a ogni modo, non ha frenato lo slancio che, tradizionalmente, caratterizza la festa della Repubblica: “Libertà e democrazia – ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del concerto diplomatico al Quirinale – non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo. Soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale. Abbiamo bisogno di praticare attenzione e rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità internazionale per avanzare nella strada del progresso con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo”.